Anche i delfini sorridono
Per comunicare durante il gioco, i delfini mostrano un’espressione simile a un sorriso
Saltare, sfiorarsi, roteare su se stessi e…sorridere. Quando si parla di comunicazione tra delfini si è soliti pensare ai loro caratteristici suoni, come click e fischi, ma una nuova ricerca rivela che, in prossimità di un loro simile con cui giocano, usano anche la “mimica facciale” per comunicare. Racconta la dott.ssa Elisabetta Palagi, autrice dello studio pubblicato sulla rivista iScience (Cell Press), realizzata dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Università di Torino e l’Università di Renne:
“All’ inizio io e il collega Livio Favaro eravamo partiti per studiare la componente acustica, non quella visiva. Volevamo studiare le vocalizzazioni nel contesto di gioco, ma osservandoli ci siamo resi conto che l’apertura della bocca senza tentativi di mordere era molto frequente. Avevo in mente un’espressione simile vista nei macachi, negli scimpanzè, nei lupi, nei cani durante le loro sessioni di gioco.”
Quando erano molto vicini durante un’interazione, i delfini mostravano una “espressione” a bocca aperta e, dopo qualche osservazione, i ricercatori hanno deciso di indagare sistematicamente il fenomeno. Con sorpresa hanno osservato che l’espressione era intenzionale e per nulla aggressiva. Spiega la dott.ssa Palagi
“Abbiamo usato il gioco per poter capire se ci fosse una componente visiva di comunicazione nel gioco tra animali. Il gioco è un comportamento che mette gli animali a stretta vicinanza, si può giocare solo se molto vicini, quindi uno dei canali preferiti è la vista.”
Nessun morso, nessuna reazione di difesa. In base alla teoria della ritualizzazione di Niko Tinbergen la mimica deriverebbe da un altro comportamento usato in altro contesto, come per esempio il mordere. Ne viene decostruito lo schema motorio e riadattato a un nuovo contesto. Il morso diventa un sorriso.
“il compagno di gioco corrispondeva sempre il sorriso, senza alcuna volontà di mordere.”
Per confermare che il “sorriso” è un modo di comunicare tra conspecifici, i ricercatori hanno osservato quando si manifestava con maggior frequenza. Nel gioco tra conspecifici dovrebbero manifestarsi più sorrisi rispetto al gioco in solitario o con umani. Secondo i dati pubblicati su 1288 sorrisi, il 92% si è manifestato durante le sessioni di gioco tra delfini. L’89% di questi eventi è stato registrato quando il delfino si trovava nel campo visivo del compagno e il 33% delle volte è stato ricambiato.
Il sorriso, anche tra i delfini, è un comportamento inserito all’interno di schemi comunicativi complessi. Nonostante non si possa definire con certezza la funzione, si può però affermare che sia un mezzo di sintonizzazione tra individui. Lo studio conferma come il riso non sia prerogativa esclusivamente umana. Darwin aveva previsto che
“il riso fosse praticato dai nostri progenitori molto prima che meritassero di essere chiamati esseri umani”.
Studiare il riso in altre specie, come nei delfini, può riportarci alle origini del cervello sociale, al perchè ridiamo.
Biologo molecolare, ha svolto attività di ricerca per un breve periodo pubblicando su importanti riviste di settore. Attirato dalla comunicazione ha lavorato per aziende farmaceutiche e infine ha trovato la sua consona espressione nell’insegnamento e nella divulgazione scientifica. Per certificare le competenze di divulgazione ho svolto un corso con Feltrinelli con docenti S.I.S.S.A. Scrive di scienza in diversi ambiti.