Aye-aye: un primate con la testa da scoiattolo

Aye aye Frankfurt

Tra le stranezze dell’aye-aye, primate notturno e arboricolo, troviamo denti incisivi a crescita continua e un cranio dalla forma simile a quella degli scoiattoli. Uno straordinario esempio di convergenza evolutiva

Quando è stata scoperta nel 1780 in Madagascar, l’aye-aye (Daubentonia madagascariensis) fu dapprima classificata tra i roditori vista la sua particolare forma del cranio e i suoi potenti incisivi a crescita continua; questi tratti tuttavia sono il frutto di una straordinaria convergenza evolutiva con mammiferi che con i primati hanno poco a che fare: roditori arboricoli come gli scoiattoli.

In un recente studio pubblicato su Biology Letters il Dott. Philip Cox dell’Università di York e della Hull York Medical School, assieme ai suoi collaboratori, si pone l’obiettivo di indagare proprio sulle caratteristiche che accomunano le aye aye e gli scoiattoli. I ricercatori hanno scansionato tramite microtomografia ai raggi X i crani di aye aye e di scoiattolo (Sciurus sp.) al fine di mappare e modellizzare le convergenze delle loro strutture fisiche. Hanno poi prodotto delle ricostruzioni in 3D di modelli di cranio di vari primati e roditori e hanno messo le informazioni fornite da essi in un software statistico.

Lo scopo principale del lavoro svolto dagli scienziati è quello di quantificare il livello di convergenza dei tratti in analisi rispetto al grado di parentela di diverse specie di primati e roditori. I risultati dello studio mostrano che sia il cranio che la mandibola della aye-aye sono morfologicamente convergenti con quelli dei roditori sciuridi. Infatti, i valori di convergenza calcolati per cranio e mandibole sono risultati statisticamente significativi e mostrano che l’aye-aye e gli scoiattoli risultano essere più vicini tra loro morfologicamente rispetto ai loro rispettivi parenti filogenetici. Proprio questa somiglianza aveva inizialmente fatto ipotizzare ai primi scienziati che l’aye-aye fosse un roditore.

Le somiglianze morfologiche, infatti, non sono limitate solo al possesso di incisivi grandi a crescita continua, ma si estendono anche all’anatomia ossea del cranio e della mandibola inferiore. Probabilmente, tale convergenza potrebbe essere stata spinta dalle esigenze biomeccaniche date dalla necessità di rosicchiare con gli incisivi che gli scoiattoli e l’aye-aye usano entrambi intensivamente durante l’alimentazione: gli incisivi sono usati dagli scoiattoli per penetrare le noci dure e dalla aye-aye per spogliare la corteccia d’albero per stanare le larve di coleotteri xilofaghe. Aye-aye e scoiattoli, condividendo un simile stile di vita che necessita del costante utilizzo dei muscoli masticatori per svolgere un grande sforzo, hanno portato le mandibole a convergere morfologicamente.

La scoperta suggerisce che le esigenze di dover produrre una forza di morso elevata con i due denti frontali (nello scoiattolo per rompere e sgranocchiare le noci e nella aye-aye per mordere e divellere la corteccia degli alberi per nutrirsi di larve di coleottero legno) non solo ha portato l’aye-aye ad evolvere incisivi a crescita continua caratteristici dei roditori, ma le ha anche fornito un cranio e una mascella simili a quella degli scoiattoli: la convergenza non è dunque solo limitata ad un carattere ma si estende anche alle strutture limitrofe coinvolte nel supporto dell’azione di quel carattere.


Riferimenti:
Philip J. R. Morris, Samuel N. F. Cobb, Philip G. Cox. Convergent evolution in the Euarchontoglires. Biology Letters. DOI: 10.1098/rsbl.2018.0366

Immagine: By Elias Neideck [CC BY-SA 4.0], from Wikimedia Commons