Bicentenario dalla nascita di Thomas Henry Huxley, il mastino di Darwin

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Nel 2025 ricorrono i 200 anni dalla nascita di Thomas Henry Huxley, ecco la sua storia

Thomas Henry Huxley fu uno zoologo, esperto di anatomia comparata, filosofo e grande sostenitore dell’agnosticismo. Per il suo vigoroso sostegno pubblico alla Teoria dell’Evoluzione di Charles Darwin fu soprannominato Darwin’s bulldog”, cioè “il Mastino di Darwin”, e le sue conferenze e i suoi scritti, contribuirono alla nascita della Biologia in Epoca vittoriana.

Huxley era una persona con un’intelligenza acuta e straordinaria, di bell’aspetto ma basso di statura, con un caratterino pepato e fumantino… Nacque il 4 maggio 1825 a Ealing, vicino a Londra, dove il padre George insegnava in una Public School. Era il settimo di otto figli e pare che fosse molto legato alla madre Rachel Whiters.

Dal momento che il padre considerava scarso il livello dell’insegnamento impartito dalle scuole inglesi, il piccolo Thomas frequentò regolarmente la scuola solo per un paio d’anni, tra gli otto e i dieci anni, poi divenne autodidatta, usando i libri della biblioteca paterna.

Dai 14 anni intraprese con efficacia lo studio della lingua tedesca, apprese anche il latino e po’ greco.

Nel 1839, dopo il matrimonio della sorella Ellen con il medico dottor Cooke, Thomas si interessò di anatomia umana. Inoltre, nel 1841 trovò un’occupazione come assistente del medico condotto in un quartiere povero dell’East End di Londra, il dottor Chandler. Quindi, la sua personalità venne forgiata anche dalla pratica medica nei quartieri poveri di Londra, facendogli conoscere la realtà devastante dell’Inghilterra Vittoriana. Cooke era anche professore di tossicologia alla Medical-Botanical Society e questo contribuì a sviluppare nel giovane Thomas l’interesse per la Botanica

Seguendo l’insegnamento di Wharton Jones, docente di fisiologia alla Charing Cross School of Medicine, Huxley iniziò a lavorare al microscopio e condusse la sua prima ricerca pubblicata sulla struttura istologica della radice del pelo oggi comunemente conosciuta come “strato o guaina di Huxley”. Fu l’inizio del suo percorso come uomo di scienza e come biologo generale.

A vent’anni, nel 1845 ottenne presso l’Università di Londra l’M.B. (il primo grado di medicina) con medaglia d’oro per Anatomia e Fisiologia. Questo gli permise di essere arruolato come medico presso la Royal Navy. Così Huxley venne imbarcato sulla nave HMS Rattlesnake, come Assistant Surgeon (ma in pratica naturalista).

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Oswald Walters Brierly, Public domain, via Wikimedia Commons

La nave avrebbe compiuto un viaggio per mappare la Nuova Guinea e l‘Australia. La Rattlesnake lasciò l’Inghilterra il 3 dicembre 1846.

Poi una volta raggiunto l’Emisfero Sud, Huxley si dedicò allo studio degli Invertebrati marini, ed in particolare: gli organi di senso dei Crostacei, il sistema nervoso dei Molluschi, l’anatomia e fisiologia di Tunicati e Celenterati.

A Sidney nel 1850, dove il Rattlesnake aveva fissato la propria base di partenza per le spedizioni in Malesia, conobbe Henrietta Anne Heathorn con la quale si fidanzò.

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Pubblico dominio, via Wikimedia Commons

Nel momento del suo rientro in Inghilterra, nel 1850, la notorietà di Huxley negli ambienti scientifici era già buona. Al termine dell’anno successivo erano già undici i suoi lavori pubblicati su celenterati, molluschi, echinodermi e crostacei. Nel corso dello stesso 1851 a soli 26 anni, venne eletto membro della Royal Society e l’anno seguente ottenne la Royal Medal.

Quindi dal 1850 al 1855 la sua attività fu estremamente intensa e finalizzata a farsi la posizione che gli avrebbe consentito il matrimonio. In quegli stessi anni strinse amicizia, con il botanico Joseph Dalton Hooker e il fisico John Tyndall, amicizia che durò tutta la vita. Nel 1855 Thomas, finalmente sposò la sua Henrietta che lo aveva aspettato così a lungo. Dalla loro unione nacquero cinque femmine e tre maschi.

Fra loro voglio ricordare Leonard Huxley, (1860–1933) padre del celebre scrittore, filosofo e saggista Aldous Huxley, autore estremamente prolifico. Tra i suoi testi più conosciuti ricordo Il mondo nuovo (1932).

I dibattiti scientifici

Il più grande competitor di Huxley fu “il perfido” Richard Owen.

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Maull & Polyblank
, Public domain, da Wikimedia Commons

Era un paleontologo che coniò il termine Dinosauro, ma Owen aveva anche un caratteraccio che causò non pochi problemi ai suoi colleghi. Infatti litigava con tutti, ma la sua vera vittima fu Gideon Mantell, lo scopritore dell’Iguanodon.

Nel 1858 Huxley pubblicò The Theory of the Vertebrate Skull, dove affermava che la teoria dei naturalisti dell’epoca, e Richard Owen su tutti, secondo la quale le ossa del cranio non sono altro che vertebre modificate, era falsa! Tra i due a questa polemica seguì una molto più importante ai fini evolutivi, che riguardava la comparazione tra l’encefalo dei primati e quello dell’uomo: ovviamente Huxley affermava vi fosse una stretta affinità tra le due strutture, Owen negava.

Owen a sostegno di questa sua idea, affermò che un elemento del cervello, chiamato ai tempi “ippocampo minore”, oggi noto come calcar avis (letteralmente sperone d’uccello) fosse esclusivo dell’essere umano. Huxley invece dimostrò, facendo dissezioni pubbliche di cervelli appartenenti a diverse specie di scimmia, come questo fosse presente anche in altri animali. Il dibattito prese il nome di “Great hippocampus question” e occupò le prime pagine dei giornali inglesi per alcuni anni.

Un saggio bellissimo, scritto da Stephen Jay Gould, che narra questa vicenda è: ”Un cavalluccio di mare per tutte le corse”, pubblicato in Italia nel libro I fossili di Leonardo e il Pony di Sofia, ne consiglio vivamente la lettura!

Nasce la nuova scienza

Il 24 novembre 1859 avvenne la pubblicazione di “On the Origin of Species by Means of Natural Selection” di Charles Darwin. Huxley, che era entusiasta di questa novità, fu tra i primi a comprendere a fondo l’importanza della Teoria darwiniana e ad accettare nella maniera più costruttiva l’idea di Evoluzione prospettata da Darwin, cioè come ipotesi di lavoro fondata su una spiegazione razionale.

Charles Darwin scrisse di lui: “La sua intelligenza è rapida come il lampo e tagliente come il rasoio. È il miglior parlatore ch’io conosca e le cose che scrive non sono mai banali. Dalla sua conversazione non si sospetterebbe ch’egli possa far giustizia dei suoi avversari in modo tanto tagliente e decisivo. È stato un ottimo amico, sempre pronto a prendersi ogni sorta di fastidi per me. È un uomo meraviglioso, che ha lavorato sempre per il bene dell’umanità.”

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Carlo Pellegrini
, Public domain, via Wikimedia Commons

Naturalmente non tutti erano d’accordo con Darwin, Owen incluso, e l’a sua opera L’Origine delle specie fece discutere. Darwin non si allontanava quasi mai da casa, ed è noto che non aveva né il carattere né l’abilità oratoria per sostenere un dibatitto pubblico. Per fortuna c’era Huxley a intervenire a difesa della sua teoria. Il più famoso di questi dibattitti pubblici “l’Oxford evolution debate” si tenne 30 giugno 1860 presso l’Oxford University Museum.

In quell’occasione, oltre ad Huxley, andò anche l’amico Joseph Dalton Hooker a dare man forte. L’avversario era il Vescovo Samuel Wilbeforce (vedi caricatura), noto come “Soapy Sam”, Sam il viscido, proprio per la sua capacità retorica. Ma da un punto di vista scientifico aveva certamente poco da dire e rimasticò solo luoghi comuni, forse suggeriti da Owen.

Non esistono trascrizioni di questo dibatittto, ma sembra che il vescovo terminò il suo intervento rivolgendosi proprio ad Huxley:

«Posso chiedere, se è dalla parte del nonno o della nonna che egli reclama i suoi diritti di discendenza da una scimmia?».

Huxley dopo aver facilmente confutato gli argomenti più o meno scientifici del vescovo avrebbe ribattutto in questo modo:

«Non sento vergogna di avere una scimmia fra i miei antenati; se di un antenato dovessi vergognarmi sarebbe piuttosto di un uomo, un uomo di interesse versatile e mai ozioso, ma che usa i suoi grandi doni per oscurare la verità.»

Intervenne poi Joseph Dalton Hooker per dimostrare che Wilberforce non aveva neppure capito i principi base di L’origine della specie e che era del tutto ignorante in botanica. Il vescovo non poté neppure trovare il coraggio di una replica, così la seduta si sciolse.

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Foto: Patrizia Martellini

Nel 1863 Huxley pubblicò il suo primo libro, Il posto dell’uomo nella natura. Si trattava del primo libro dedicato all’evoluzione umana, un argomento che Darwin non aveva volutamente toccato nell’Origine delle specie (L’origine dell’uomo sarebbe uscito nel 1871). Da quel momento le conferenze di Huxley si moltiplicarono e veniva invitato in varie sedi universitarie, trattando di embriologia dei vertebrati e anatomia comparata.

Tutto questo provocava commenti scandalizzati che i giornali ospitavano con gusto: “Bestemmie in contrasto con la narrazione biblica”, “Pazzesco oltraggio contro la specie fatta a somiglianza di Dio”. Huxley era convinto che la discussione dovesse uscire dalla ristretta cerchia dei naturalisti per vincere la battaglia.

Ed ebbe ragione.

Durante gli ultimi anni della sua vita ebbe alcune crisi depressive. Huxley morì per un attacco di cuore il 29 giugno 1895. Fu seppellito il 4 luglio nella sua tomba di famiglia nel cimitero di St. Marylebone, a Finchley a nord di Londra. Ai suoi funerali parteciparono i più grandi scienziati vittoriani.

Bibliografia:

  • L. Huxley, Life and Letters of Thomas Henry Huxley. (edizione digitale americana in tre volumi).
  • T.Huxley, Evidences as to Man’s Place in Nature 
  • Adrian Desmond, Huxley
  • P. White, Thomas Huxley: Making the “Man of Science” (Cambridge Science Biographies). Cambridg, 2003.
  • S. J. Gould, I fossili di Leonardo e il Pony di Sofia, Milano 2004.
  • T.Huxley Il diavolo nei dettagli.