Cambiamenti climatici e evoluzione umana

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Un nutrito team internazionale di scienziati pubblica in questi giorni su PNAS i risultati di una ricerca che ha esaminato reperti di perforazione provenienti dal lago Malawi, nella regione meridionale della famosa Rift Valley africana. Il lago Malawi, con i suoi oltre cinque milioni di anni di eta’ e 700 metri di profondita’, e’ uno dei laghi piu’ antichi e […]

Un nutrito team internazionale di scienziati pubblica in questi giorni su PNAS i risultati di una ricerca che ha esaminato reperti di perforazione provenienti dal lago Malawi, nella regione meridionale della famosa Rift Valley africana. Il lago Malawi, con i suoi oltre cinque milioni di anni di eta’ e 700 metri di profondita’, e’ uno dei laghi piu’ antichi e profondi della Terra. Nell’intervallo di tempo sopra citato si evidenziano numerosi periodi severa siccita’ (il lago ha visto il suo volume di acqua ridotto del 95% rispetto a quello attuale!), con una marcata variabilita’ sia climatica che di fauna e vegetazione. Andamenti simili si ricavano da reperti estratti dai laghi Tanganyika e Bosumtwi. Secondo gli autori questi cicli climatici sarebbero stati determinati principalmente da variazioni dell’orbita terrestre intorno al sole. I reperti geologici mostrano inoltre che a  partire da 70.000 anni fa il clima della regione si e’ notevolmente stabilizzato, e si evidenzia inoltre un aumento dei livelli delle precipitazioni: sarebbe stata questa stabilita’ unita ad un clima piu’ umido, secondo i ricercatori, la molla che ha fatto aumentare notevolmente la popolazione umana, e che ha poi determinato la necessita’ di colonizzare nuove terre, spingendo Homo sapiens ad espandersi nei territori dell’Africa Orientale, per poi uscire dal continente africano. I dati paleoclimatici riscontrati coincidono infatti con l’espansione umana rilevabile attraverso le analisi genetiche sul mt-DNA (DNA mitocondriale) e sul cromosoma Y.

Questa ricerca si inserisce nel quadro piu’ ampio di un progetto, finanziato dalla National Science Foundation e dall’International Continental Scientific Drilling Program, che vuole contribuire alla comprensione della storia del clima globale, e in particolare dell’Africa, e di come questa abbia influenzato i relativi ecosistemi.

Paola Nardi

Nell’immagine: il lago Malawi fotografato dallo Space Shuttle