Come la tartaruga ebbe il suo guscio
Un antico fossile aiuta a comprendere l’origine del guscio delle tartarughe
Esistono da oltre 200 milioni di anni, eppure il loro aspetto non è cambiato quasi per nulla. In particolare, i paleontologi si sono sempre interrogati su quale possa essere stato il meccanismo evolutivo che ha portato alla nascita del guscio. Ora, grazie alla scoperta del più antico fossile conosciuto di tartaruga, Olivier Rieppel del Field Museum di Chicago ha forse trovato la spiegazione: il guscio deriva dall’espansione e successiva fusione di vertebre e costole a formare una struttura protettiva.
Rieppel, insieme ai colleghi cinesi, ha descritto e studiato Odontochelys semitestacea, che con i suoi 220 milioni di anni supera in età la tedesca Proganochelys. Oltre agli indubbi meriti di anzianità, Odontochelys è “la prima tartaruga con un guscio non completamente formato”, dice Rieppel. “Si tratta di uno stadio intermedio nello sviluppo di questa novità evolutiva, ed è quindi utile per capirne le origini”.
Le tartarughe non sono gli unici “rettili” con piastre ossee sul corpo: i moderni coccodrilli ne sono dotati, e lo stesso si può dire di alcuni dinosauri. I paleontologi avevano quindi teorizzato che il guscio delle tartarughe derivasse da analoghe placche primitive, chiamate osteodermi, che col tempo si fusero in un’unica struttura. Questa teoria, però, non ha mai trovato conferme in embriologia.
L’anatomia di Odontochelys dovrebbe mettere la parola “fine” su questo dibattito: l’animale non ha osteodermi ma mostra la presenza di un carapace (la parte dorsale del guscio) incompleto e di un piastrone completo, formato dall’espansione delle costole. Rieppel interpreta questa struttura come una protezione dai predatori acquatici che potevano attaccare Odontochelys dal basso.
La scoperta di Odontochelys dovrebbe, nelle parole dello stesso Rieppel, “dire chiaramente alla gente di dimenticarsi delle tartarughe dotate di osteodermi”.
Gabriele Ferrari
Riferimenti:
Chun Li, Xiao-Chun Wu, Olivier Rieppel, Li-Ting Wang4 & Li-Jun Zhao, An ancestral turtle from the Late Triassic of southwestern China. Nature 456, 497-501 doi:10.1038/nature07533