Come sarebbe un mondo senza insetti? L’ecologo Dave Goulson ci insegna come e perché non diventare una Terra silenziosa.
Pikaia ha letto per voi “Terra silenziosa. Come possiamo, e perché dobbiamo, evitare che gli insetti scompaiano di Dave Goulson (il Saggiatore 2022)”
“Quindi, tra tutti i fattori di stress che gli insetti affrontano nel mondo moderno, qual è la vera causa del declino degli insetti? Chi è il vero assassino? La risposta è, ovviamente, tutti […]. Il declino degli insetti è determinato da tutti i fattori che ho descritto: perdita di habitat, specie invasive, malattie estranee, miscele di pesticidi, cambiamenti climatici, inquinamento luminoso e probabilmente altri fattori antropici che dobbiamo ancora scoprire. Non esiste un singolo colpevole”.
A complicare ulteriormente le cose ci sono i fattori che non sappiamo ancora neppure di non conoscere, e che potrebbero avere un ruolo rilevante nel declino globale delle popolazioni di insetti. Insomma, un invito pressante a moltiplicare gli sforzi di ricerca, condizione necessaria (ma non sufficiente) per un’azione efficace di contrasto al declino. La quarta e la quinta parte del volume sono quelle più operative, con indicazioni precise – dal giardinaggio “pro-impollinatori” alle attività di monitoraggio volontario nei transetti passando per gli hotel degli insetti e le donazioni alle associazioni di tutela – circa le piccole azioni che ciascuno di noi può compiere per contrastare lo spettro di una terra infinitamente silenziosa. Ora, un libro sugli insetti e sulla necessità della loro salvaguardia corre il rischio di incrociare, suo malgrado, un nemico assai diffuso e subdolo: il disgusto e la ritrosia che generalmente caratterizzano l’approccio degli esseri umani agli insetti, visti spesso come piccoli esserini nocivi, dei quali è meglio liberarsi anziché augurarsene la proliferazione. Scrive infatti Goulson:
“Nell’autunno del 2017 mi ritrovai a fare un’intervista dal vivo per un programma radiofonico australiano sul declino degli insetti. La prima domanda che il presentatore mi pose, con tono entusiasta, fu: «Allora gli insetti stanno scomparendo. Questa è una buona notizia, giusto?»” (p. 29).
Goulson non si esime dal riconoscere che mosche, moscerini, scarafaggi, zanzare – gli insetti che incontriamo nelle città, soprattutto – appartengono alle specie meno attraenti; peraltro, il problema della tutela non concerne tanto loro quanto le controparti selvatiche e non-urbane, sempre più esposte al rischio di estinzione. Tutti gli insetti però, agli occhi di Goulson,
“sono creature affascinanti e meravigliose ma […] bisogna investire tempo per conoscerle adeguatamente prima che i loro meriti diventino chiari ed evidenti. Per la maggior parte di noi si tratta di ospiti indesiderati che devono essere uccisi o buttati fuori il prima possibile” (p. 29).
Terra silenziosa si propone, appunto, di accompagnarci in questo percorso, alla scoperta del ruolo evolutivo e all’interno dei servizi ecosistemici di questi piccoli ma fondamentali invertebrati. Ognuno di noi, scrive Goulson nelle battute finali del libro, è chiamato a fare la sua parte, procedendo di passo in passo verso un cambiamento radicale d’atteggiamento che, con ragionato ottimismo, l’autore vede a portata di mano:
“Penso che il punto di svolta sia molto vicino. Cerca di persuadere una persona: un membro della tua famiglia, un amico intimo, un collega di lavoro: non importa chi. Potresti usare le api come leva per convincere qualcuno, spiegandogli come le sue scorte di cibo e persino il suo caffè mattutino dipendano da esse. Se ognuno di noi riuscisse a persuadere una persona e ciascuna di esse, a sua volta, ne persuadesse un’altra, in men che non si dica il mondo intero sarà dalla nostra parte. Nessuno di noi può riuscirci da solo, ma insieme potremmo farcela. È tempo di un’ultima spinta” (pp. 262-263).
I lettori di Pikaia sanno già che, all’Università di Firenze, chi scrive – insieme al dott. Leonardo Dapporto del Dipartimento di Biologia – sta svolgendo una ricerca sul ruolo degli insetti nei servizi ecosistemici e in particolare sul ruolo dell’attrattività estetica (o della non-attrattività estetica) nelle strategie di tutela delle specie, con attenzione speciale, tra gli insetti, ai lepidotteri diurni europei. È tempo di un’ultima spinta anche per il nostro progetto di ricerca! Se, accogliendo l’invito di Goulson, volete darci una mano a tutelare gli insetti partecipando alla nostra raccolta dati, andate all’indirizzo www.unveiling.eu e sottoponetevi al breve test online!
È ricercatrice in Estetica presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Si occupa di approcci interdisciplinari all’estetica, in particolare di estetica evoluzionistica, estetica ambientale, Environmental humanities, e di temi di storia dell’estetica moderna e contemporanea in area inglese e tedesca.