CONVEGNO PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI NIKO TINBERGEN

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Il convegno, organizzato da Pier Francesco Ferrari, Ricercatore presso la facoltà di Medicinica e Chirurgia, e da Paola Palanza, Professore associato della facoltà di Medicina e Chirurgia, si aprirà con il saluto del Rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti. Seguiranno numerosi e autorevoli interventi di docenti dell’Università di Parma e di altri prestigiosi Atenei italiani ed europei. Inoltre gli studenti […]

Il convegno, organizzato da Pier Francesco Ferrari, Ricercatore presso la facoltà di Medicinica e Chirurgia, e da Paola Palanza, Professore associato della facoltà di Medicina e Chirurgia, si aprirà con il saluto del Rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti. Seguiranno numerosi e autorevoli interventi di docenti dell’Università di Parma e di altri prestigiosi Atenei italiani ed europei.

Inoltre gli studenti del Dottorato di Ricerca in Biologia del Comportamento dell’Università di Parma illustreranno la loro attività di ricerca tramite un’esposizione di Poster scientifici nell’atrio dell’Aula Magna.

Nikolaas “Niko” Tinbergen (15 aprile 1907 – 21 dicembre 1988), ornitologo ed etologo olandese, ha iniziato la sua attività accademica presso l’Università di Leiden e ha poi lungamente lavorato presso l’Università di Oxford. Ha condiviso il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia nel 1973 con Karl von Frisch e Konrad Lorenz per le scoperte sull’organizzazione e la regolazione del comportamento individuale e sociale degli animali.

In particolare si deve a Niko Tinbergen lo sviluppo di un rigoroso metodo scientifico applicato alle osservazioni sul comportmento animale, una condizione essenziale per la transizione dell’etologia da hobby naturalistico-descrittivo a disciplina scientifica.

E’ particolarmente noto per avere formalizzato, nella pubblicazione del 1963 (Tinbergen, Niko 1963: On Aims and Methods in Ethology. Zeitschrift für Tierpsychologie, 20: 410-433), i quesiti che egli riteneva necessario porsi nello studio di qualsiasi comportamento, conosciuti come le “quattro domande di Tinbergen”:
(1) Cause: fattori interni o esterni che causano il comportamento. Quali fattori molecolari, fisiologici, neurobiologici, endocrini, cognitivi e sociali regolano un certo comportamento e quali sono le loro interazioni.; (2) Sviluppo (ontogenesi): come cambia il comportamento con l’età e come gli eventi precoci influenzano l’espressione del comportamento. (3) Valore adattativo o funzione: in che modo un certo comportamento determina sopravvivenza e riproduzione di un animale. (4) Storia evolutiva (filogenesi).

Tinbergen ha lavorato per molto tempo presso l’università di Oxford, dove ha formato un gruppo di eminenti studiosi del comportamento animale e umano, tra cui Richard Dawkins, Aubrey Manning, John Krebs, Hans Kruuk, Desmond Morris (con Jan van Hooff), Robert Hinde (da cui le primatologhe Jane Goodall, Diane Fossey), Greg Baerends, Clutton-Brock, Tim Halliday, Felicity Huntingford, e altri ancora.

Le domande e il metodo di Tinbergen sono tuttora un pilastro fondamentale della moderna etologia e sociobiologia, nonchè dell’approccio evolutivo alle scienze umane (psicologia, medicina). E’ degno di nota che la prolusione di Tinbergen in occasione del premio Nobel (Nobel Lecture 1973) si intotoli “Etologia e malattie dello stress” e sia incentrata su come il metodo etologico di “osservare e porsi domande” sul comportamento possa contribuire a comprendere e alleviare le malattie umane, in particolare quelle legate allo stress, illustrando l’autismo come esempio.

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Elenco dei relatori:

Danilo Mainardi, Università di Venezia. Professore di Etologia, Direttore della scuola internazionale di Etolgia del Centro Ettore Majorana di Erice, consulente di trasmissioni scientifiche (Quark), curatore di rubriche etologiche su giornali (Corriere della Sera, Airone) e autore di numerosi libri. E’ il fondatore dell’etologia a Parma, nella cui Università si e’ laureato, ha insegnato e svolto ricerca fino al 1994. Introdurrà il convegno illustrando l’importanza di Tinbergen per lo sviluppo dell’ etologia in Italia.

Aubrey Manning, Università di Edinburgo, Professore Emerito di Storia Naturale. Allievo di Tinbergen a Oxford, etologo preminente, è Presidente della Royal Society of Wildlife Trusts. Autore di libri testo sul comportamento animale, tradotti in tutto il mondo, e di trasmissioni scientifiche con la BBC. Proporrà un inetrvento sull’importanza di Tinbergen per l’etologia come scienza.

Jan Van Hooff, Università di Utrecht, professore in Etologia e Socio-ecologia. La sua ricerca riguarda la comunicazione, in particolare le espressioni facciali (l’evoluzione del riso e del sorriso) e i processi sociali, nei primati umani e non umani. I suoi studi sono stati condotti sia in cattività che in natura (socio-ecologia sui macachi, le scimmie langur e, soprattutto, gli oranghi del Gunung Leuser National Park di Sumatra in Indonesia). E’ stato allievo a Oxford di Desmond Morris, e interverrà al convegno sulla scuola etologica di Tinbergen a Oxford.

Stefano Parmigiani, Università di Parma. Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Biologia del comportamento, Professore di Biologia e Genetica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia. Ricercatore di fama internazionale su cause e funzioni dell’aggressività animale. Ha recentemente iniziato ad occuparsi dello studio delle relazioni tra ormoni, comportamento agonistico, sessualità e profilo psicologico nell’uomo. Presiede la Tavola Rotonda del Convegno, mettendo in evidenza la rilevanza dell’etologia anche nella ricerca bio-medica.

Steven Suomi, National Health Institute (USA),. Direttore del Laboratorio di etologia comparata all’Istituto Nazionale di salute infantile e sviluppo umano (NICHD). Ha ricevuto riconoscimenti internazionali per le sue ricerche sullo sviluppo neuro-comportamentale, il processo di attaccamento madre-infante e le conseguenze della deprivazione materna in macachi resi e altri Primati. Presiede la tavola rotonda del convegno, puntualizzando soprattutto l’importanza del metodo etologico per la comprensione della psicopatologia.

Enrico Alleva, Istituto Superiore di Sanità. Direttore del Reparto di Neuroscienze Comportamentali, dove ha sviluppato diverse linee di ricerca di etologia applicata alla salute umana e animale, con particolare attenzione al miglioramento dei rapporti uomo-animale in contesti urbanizzati e non. Ha scritto numerosi libri divulgativi di etologia. Interverrà nella tavola Rotonda sul contributo dell’etologia per la ricerca applicata alla salute animale e umana.

Franco Le Moli, Università di Parma. Professore di Zoologia ed Etologia. E’ il principale studioso italiano, noto internazionalmente, di comportamento e organizzazione sociale delle formiche. E’ stato Presidente della Società Italiana di Etologia. Interverrà nella Tavola Roytonda sull’importanza del metodo etologico negli studi su comportamento e organizzazione sociale.

Francesco Dessì Fulgheri, Università di Firenze. Professore di Etologia, esperto di eco-etologia e endocrinologia del comportamento in diversi modelli animali. Editore della rivista scientifica Ethology Ecology and Evolution. Interverrà nella tavola Rotonda su etologia e conservazione della natura.

Mario Zanforlin, Università di Padova. Professore di Psicologia Animale Comparata, si occupa di analisi comparata dei sistemi percettivi visivi evolutisi nei principali phyla: Molluschi, Antropodi, Vertebrati (uomo compreso). Ha studiato con Aubrey Manning e parteciperà alla tavola rotonda sui rapporti tra etologia e psicologia.

Pier Francesco Ferrari, Studia l’etologia, la neurofisiologia e il comportamento cognitivo nei Primati. Organizzatore del convegno. Illustrerà al convegno una breve biografia di Niko Tinbergen.

Paola Palanza, Professore associato della facoltà di medicina e chirurgia. Si occupa di sviluppo e differenziazione sessuale del comportamento sociale, emotivo e cognitivo. Organizzatore del convegno, svolgerà la funzione di moderatore e parteciperà alla tavola rotonda (chairman).

Parma, 25 giugno 2007

L’immagine di Tinbergen proviene da Wikipedia