Da dove vengono le nostre mascelle?
La scoperta di un antico pesce predatore che viveva nelle acque tropicali circa 423 milioni di anni fa può fornire importanti indizi sull’evoluzione delle mascelle nell’uomo e nei vertebrati moderni
Tutti i vertebrati moderni, inclusa la specie umana, hanno un’articolazione mascellare composta da tre parti: nella parte superiore l’osso mascellare e la premascella (che negli umani sono fusi insieme) e nella parte inferiore la mandibola. Non è facile stabilire l’origine evolutiva di questa articolazione, dato che mostra differenze notevoli da specie a specie.
Un articolo pubblicato sulla rivista Science questo mese sembra far luce sulla questione. Lo studio, condotto dalle Università di Pechino e Uppsala, mette in relazione le mascelle odierne con quelle dei placodermi, una classe estinta di vertebrati dotati di corazza (carapace) e simili ai pesci moderni. Fino a pochi anni fa, si riteneva che le mascelle dei primi pesci ossei, antenati di tutti i vertebrati moderni, si fossero evolute indipendentemente da quelle dei placodermi, chiamate “piastre gnatali”. Queste ultime infatti avevano una forma ritenuta troppo diversa rispetto a quella delle mascelle dei vertebrati.
Nel 2013 fu scoperto nella regione dello Yunnan, in Cina, il fossile di un placoderma del periodo Siluriano, chiamato Entelognathus, la cui struttura mascellare mostrava tre parti distinte come nei vertebrati moderni. Tuttavia, data la poca somiglianza con le piastre gnatali degli altri placodermi, Entelognathus venne ritenuto una bizzarra eccezione, almeno fino a quando non venne scoperto un secondo fossile di placoderma.
Si tratta di un esemplare appartenente a una specie chiamata Qilinyu rostrata, ritrovato nello stesso sito dove era stato ritrovato il fossile precedente, e datato 423 milioni di anni fa. Questo fossile presenta tutti e tre i componenti presenti nell’articolazione mascellare moderna. I due fossili, secondo i ricercatori, rappresentano forme intermedie di una transizione della mascella da quella tipica dei placodermi a quella degli odierni vertebrati, lungo la quale la trasformazione da piastre gnatali a mascelle è avvenuta contemporaneamente per le parti superiore e inferiore dell’articolazione.
Secondo gli autori, questa scoperta suggerirebbe la possibilità che, diversamente a quanto ritenuto finora, alcuni gruppi di placodermi possano essere i progenitori dei pesci ossei e, da lì, di tutti i moderni vertebrati dotati di mascelle.
Fonte:
Zhu et al. A Silurian maxillate placoderm illuminates jaw evolution. Science (2016) doi:10.1126/science.aah3764
Credit: Dinghua Yang