Dal fuoco al focolare
Un team internazionale guidato dall’università di Toronto e l’università di Gerusalemme ha identificato la più antica prova di uso del fuoco da parte di antenati dell’uomo moderno. Tracce microscopiche di legno incenerito, insieme a ossa animali e oggetti di pietra sono stati trovati in uno strato risalente a un milione di anni fa nella caverna di Wonderwerk in Sud Africa. […]
Un team internazionale guidato dall’università di Toronto e l’università di Gerusalemme ha identificato la più antica prova di uso del fuoco da parte di antenati dell’uomo moderno. Tracce microscopiche di legno incenerito, insieme a ossa animali e oggetti di pietra sono stati trovati in uno strato risalente a un milione di anni fa nella caverna di Wonderwerk in Sud Africa. L’analisi indicherebbe infatti che Homo erectus potrebbe aver fatto uso del fuoco nella sua vita quotidiana.
Lo studio è stato pubblicato su PNAS. L’analisi del sedimento, condotta dall’università di Boston hanno rivelato cenere di piante e ossa, bruciate in loco escludendo che siano state portate dentro la caverna dal vento o dall’acqua. Anche le superfici dove sarebbe stato appiccato il fuoco mostrano segni di scolorimento tipico delle bruciature.
L’uso del fuoco non solo avrebbe condizionato il modo di alimentarsi, ma avrebbe avuto anche importanti aspetti sociali: riunirsi intorno al fuoco potrebbe aver avuto un ruolo importante nello sviluppo della socialità umana.
Giorgio Tarditi Spagnoli
Riferimenti:
Francesco Berna, Paul Goldberg, Liora Kolska Horwitz, James Brink, Sharon Holt, Marion Bamfor, Michael Chazan. Microstratigraphic evidence of in situ fire in the Acheulean strata of Wonderwerk Cave, Northern Cape province, South Africa. PNAS. 10.1073/pnas.1117620109