Dalla divulgazione all’evoluzione

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La chiocciola Cepaea nemoralis è sensibile ai cambi di temperatura e mostra diversi polimorfismi nel colore della conchiglia e dell’alternanza di bande. Data la sua sensibilità, il mollusco è stato scelto come organismo modello per l’Evolution MegaLab, un esperimento pubblico lanciato nel 2009 in occasione del bicentenario darwiniano, che consisteva nella raccolta di dati sulle chiocciole quali la variabilità tra […]


La chiocciola Cepaea nemoralis è sensibile ai cambi di temperatura e mostra diversi polimorfismi nel colore della conchiglia e dell’alternanza di bande. Data la sua sensibilità, il mollusco è stato scelto come organismo modello per l’Evolution MegaLab, un esperimento pubblico lanciato nel 2009 in occasione del bicentenario darwiniano, che consisteva nella raccolta di dati sulle chiocciole quali la variabilità tra individui e le differenze tra aree geografiche o temporali di campioni precedenti.

Nato in Gran Bretagna per iniziativa di Steve Jones, divulgatore scientifico e direttore del dipartimento di biologia dell’University College di Londra, e Jonathan Silvertown, professore di ecologia alla Open University, il MegaLab in Italia è stato supportato dalla SIBE (Società Italiana di Biologia Evoluzionistica), l’ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici) e l’ANINS (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali) e la SIM (Società Italiana di Malacologia).

I risultati, provenienti dai campionamenti di 15 nazioni, sono stati pubblicati su PLoS ONE e hanno sorpreso un po’ tutti: è stata dimostrata una variazione continua che segue l’andamento geografico (cline geografico) della colorazione gialla (albedo) e una differenza nella frequenza della colorazione tra popolazioni forestali e di pianura. È stato inoltre riscontrato una diminuzione della frequenza di conchiglie senza bande e un aumento di quelle con numero intermedio di bande. L’interpretazione ecologica è che nessuno di questi cambiamenti sembra essere direttamente collegato al cambiamento climatico, suggerendo invece l’influenza di altri agenti selettivi, forse collegati alla predazione e al cambiamento degli habitat. La dimostrazione che idee semplici e rivolte a tutti possono fruttare grandi risultati specialistici.

Giorgio Tarditi Spagnoli


Riferimenti:
Silvertown J, Cook L, Cameron R, Dodd M, McConway K, et al. (2011) Citizen Science Reveals Unexpected Continental-Scale Evolutionary Change in a Model Organism. PLoS ONE 6(4): e18927. doi:10.1371/journal.pone.0018927