Dalla lingua al volo. Nuove rivelazioni sull’evoluzione da dinosauri ad uccelli
Un nuovo studio mostra che i dinosauri non sarebbero stati in grado di estroflettere la lingua. Evidenziando un punto cruciale nella transizione da dinosauri a uccelli
Secondo un nuovo lavoro pubblicato su Plos One dal prof. Zhiheng Li e colleghi, dell’Accademia Cinese delle Scienze, i dinosauri non potevano compiere movimenti articolati con la lingua, un’abilità che sarebbe sorta più in là nel tempo, quando i primi animali hanno iniziato a volare perdendo destrezza negli arti anteriori.
La bocca e la lingua, infatti, possono dire molte cose, molte di più di quanto si potrebbe pensare a primo acchito. Dalla sua struttura è possibile ipotizzare stili di vita ed abitudini alimentari degli animali estinti, ed osservando le omologie è possibile capire come diversi tratti si siano influenzati reciprocamente. Negli uccelli le strutture muscolo scheletriche presenti permettono di compiere azioni complesse durante l’alimentazione e anche durante il canto. Dunque, l’acquisizione di queste caratteristiche fisiche rappresenta un passaggio critico per l’evoluzione ed il successo evolutivo del gruppo.
Per capire a fondo questa dinamica, l’equipe del prof. Li ha confrontato con tomografia a raggi X l’osso ioide di dinosauri, pterosauri e specie estinte di alligatori, con le strutture omologhe di alligatori e uccelli moderni. L’osso ioide agisce come una sorta di ancora per la lingua, e negli uccelli può estendersi è dotato di una straordinaria mobilità ed estensione. Mentre nel loro sister group, Crocodilya -rappresentato da alligatori e coccodrilli-, l’osso ioide è molto poco estensibile, rendendo impossibile estroflettere la lingua.
Nel lavoro sono state prodotte immagini ad alta risoluzione del dell’osso e del muscolo ioide da 15 alligatori e 13 uccelli moderni, questi ultimi appartenenti a gruppi differenti, dagli struzzi alle anatre. Mentre i resti fossili, prevalentemente provenienti dalla Cina, appartenevano a 13 specie, tra cui Tyrannosaurus rex, pterosauri e piccoli dinosauri progenitori degli uccelli.
Le analisi ci restituiscono un’immagine diversa dalla rappresentazione classica del dinosauro con la lingua guizzante e mobile; piuttosto, sembra che la lingua dei dinosauri fosse più simile all’omologa di coccodrilli ed alligatori. Nella maggior parte dei dinosauri, le ossa ioidi sono molto corte, e nei coccodrilli e alligatori con strutture simili la lingua è fissata al pavimento della bocca, impossibilitata a muoversi.
Diversamente, nei gruppi più prossimi agli uccelli moderni (ad esempio appartenenti al genere Microraptor) e negli pterosauri sembra osservarsi un interessante caso di convergenza evolutiva: le ossa ioidi sembrano essere più mobili e presentano una maggiore varietà di forme. Per gli autori questa differenza potrebbe essere dovuta alla capacità di volare, quindi, alla trasformazione degli arti anteriori in ali. Con queste strutture, infatti, a fronte della conquista del cielo questi animali hanno ceduto la destrezza della mobilità degli arti anteriori.
Bibliografia:
Li Z, Zhou Z, Clarke JA (2018) Convergent evolution of a mobile bony tongue in flighted dinosaurs and pterosaurs. PLoS ONE 13(6): e0198078. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0198078
Immagine crediti: Li et al, doi: 10.1371/journal.pone.0198078