Dall’Ambra, predatori sociali del Cretacico

Il monopolio delle tinte ambrate, nonché l’uniformismo culturale post-moderno, si misura anche nella incapacità di andare oltre le rappresentazioni convenzionali. Il titolo di questo post avrà sicuramente indotto la grandissima maggioranza (se non la totalità) dei lettori a immaginarsi dromaeosauridi clonati di dubbia intelligenza che cacciano in gruppo, come diffusi dalla vulgata popolare hollywoodiana. Invece, questo post parla di uno
Il monopolio delle tinte ambrate, nonché l’uniformismo culturale post-moderno, si misura anche nella incapacità di andare oltre le rappresentazioni convenzionali. Il titolo di questo post avrà sicuramente indotto la grandissima maggioranza (se non la totalità) dei lettori a immaginarsi dromaeosauridi clonati di dubbia intelligenza che cacciano in gruppo, come diffusi dalla vulgata popolare hollywoodiana. Invece, questo post parla di uno studio scientifico, basato su evidenze reali e concrete, non su fantasie, di evidenze dirette a favore di comportamenti predatori sociali nel Cretacico Inferiore, dedotti da materiale organico preservato in ambra fossile.
George Poinar, Ron Buckley. Predatory behaviour of the social orb-weaver spider, Geratonephila burmanica n. gen., n. sp. (Araneae: Nephilidae) with its wasp prey, Cascoscelio incassus n. gen., n. sp. (Hymenoptera: Platygastridae) in Early Cretaceous Burmese amber. Historical Biology, 2011; DOI: 10.1080/08912963.2011.640399