I maschi dei delfini formano complesse alleanze per assicurarsi la riproduzione

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Nuove ricerche confermano la complessità della struttura sociale dei delfini. I maschi formano diversi livelli di alleanze che avvantaggiano i propri membri nell’accesso alle femmine. Per i ricercatori l’estensione della rete di alleanze è seconda solo a quelle osservate negli umani

Come accade per le società umane, i maschi appartenenti alla specie di Tursiops truncatus – i delfini per antonomasia grazie alla serie televisiva Flipper – sembrano istituire delle alleanze fra i componenti del loro gruppo di appartenenza. A differenza però degli esseri umani, i tursiopi si affidano a queste alleanze non tanto per conquistare il potere o prendere per sé nuovi territori di caccia, ma nel tentativo di controllare e proteggere dagli altri maschi le femmine con cui riprodursi. I ricercatori coordinati dalla biologa comportamentale Stephanie King a Bristol hanno studiato per anni il comportamento sociale di 121 tursiopi maschi della famosa Baia degli Squali in Australia Occidentale. Ora in un loro lavoro, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, affermano che al di fuori di tursiopi e Homo sapiens non esiste nessun altro mammifero che abbia una rete di alleanze così estesa. Le società multilivello
Nei delfini di Shark Bay emerge una struttura sociale multilivello che interessa notevolmente i ricercatori e che permette di comparare l’evoluzione sociale delle specie con quella umana. Queste società sono strutturate in gruppi d’individui (per esempio famiglie) che a loro volta sono legate tra loro in clan. E loro volta – seguendo uno schema frattale in cui le relazioni  si ripetono su scale diverse – i clan sono riuniti in bande, che rappresentano l’associazione sociale più grande che è possibile riscontrare in natura, equiparabile nella scala umana e dei primati a quello della piccola comunità.

I ricercatori sono ancora confusi sull’origine di queste strutture sociali e quali siano i vantaggi a livello di fitness che le società multilivello possono mantenere. Nondimeno, tra le specie attualmente note nell’avere queste tipologie di società, emerge una particolarità condivisa: il fatto che abbiano gruppi e famiglie stabili, in ambienti poveri di cibo e di risorse. Sembra dunque che tale organizzazione serva per ottenere i maggiori vantaggi in fatto di fitness e di risorse in ambienti considerati difficili da altre specie meno collaborative. 

Le alleanze nei maschi dei delfini
Secondo lo studio di King che i delfini tursiopi hanno tre diversi livelli di alleanze, differenti per natura e per numero di partecipanti. Il primo livello consiste in un “patto” fra 2-3 esemplari maschi. Questi individui cooperano tra loro per confinare una femmina e costringerla a riprodursi con uno dei componenti. Le alleanze di primo ordine sono quindi definite sulla base del comportamento funzionale, cioè la scelta di alcuni maschi di controllare una femmina insieme ai più fidati “amici”. Il secondo livello coinvolge dai 4 ai 14 esemplari maschi, che formano una sorte di “partito” o movimento unico, in competizione con gli altri partiti per procacciarsi le femmine e “difenderle” dalle altre alleanze. I membri del primo ordine sono scelti fra quelli del second’ordine. Il terzo livello coinvolge i gruppi di maschi già uniti da conoscenze e relazioni tipiche del secondo livello di alleanze. Questo terzo livello, che è raro osservare fuori dalla specie umana, in questi delfini può raggiungere numeri notevoli d’individui e può persistere anche dopo che i gruppi di secondo livello si sono persi temporaneamente di vista o si siano sciolti.

Tra i delfini le femmine sono una risorsa contesa, e un maschio isolato avrebbe poche speranze di costringere una femmina all’accoppiamento. La funzione delle alleanze, che cominciano a formarsi quando i delfini sono molto giovani e in maniera indipendente dalla parentela, sembra quindi quella di garantire ai suoi membri maggiori chance di riprodursi. Secondo gli autori i dati raccontano che più un individuo è connesso attraverso le alleanze all’interno della rete sociale dei delfini maschi, più ha possibilità di diventare padre.
“Lo studio prova che le alleanze tra gruppi non sono esclusivi della nostra specie e che non dipendono esclusivamente dalla presenza di rapporti monogami, ma che possono emergere in strutture sociali anche molto differenti dalla nostra concezione di società” concludono gli autori dello studio.

Riferimenti: Connor, R. C., Krützen, M., Allen, S. J., Sherwin, W. B., & King, S. L. (2022). Strategic intergroup alliances increase access to a contested resource in male bottlenose dolphins. Proceedings of the National Academy of Sciences, 119(36), e2121723119. doi: 10.1073/pnas.2121723119

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