Genetica molecolare evoluzionistica: incontro a Torino

Segnalo che il giorno 16 Maggio 2005 alle ore 13.00 presso ilDipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Torino (via Accademia Albertina 13) si terrà un incontro dal titolo Genetica molecolare evoluzionistica tenuto dalla D.ssa KiraYanowsky e dal Prof. Piero Cervella, che illustreranno i risultati di recenti ricerche sulla variabilità genetica e sull’evoluzione del rospo smeraldino (Bufo viridis). Il […]

Segnalo che il giorno 16 Maggio 2005 alle ore 13.00 presso ilDipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Torino (via Accademia Albertina 13) si terrà un incontro dal titolo Genetica molecolare evoluzionistica tenuto dalla D.ssa KiraYanowsky e dal Prof. Piero Cervella, che illustreranno i risultati di recenti ricerche sulla variabilità genetica e sull’evoluzione del rospo smeraldino (Bufo viridis). Il seminario si svolge all’interno dell’iniziativa “L’aperitivo dei giovani ricercatori”, di cui potete trovare il programma sul <ahref=”www.dba.unito.it/incontridip.html”target=”_blank” target=_blank”> sito deldipartimento.Il rospo smeraldino è una specie incredibilmente interessante. Nel suo areale, esistono popolazioni diploidi, tetraploidi ed anche triploidi; la taglia dei tetraploidi è risultata sensibilmente più piccola di quella dei diploidi, il che è in contraddizione con precedenti modelli che prevedono che a genomi duplicati corrispondano dimensioni corporee più consistenti. Lo studio che si sta facendo sulla variabilità genetica tra le popolazioni dovrebbe contribuire ala storia delle colonizzazioni, delle estinzioni localii e delle ricolonizzazioni degli areali, e i rapporti reciproci di parentela tra le popolazioni attuali. Tutto ciò per cercare di capire dove, come e quando si sia originata la poliploidia in questa specie, e per capire come sia possibile che popolazioni triploidi si mantengano nel tempo. Data l’elevata valenza ecologica di Bufo viridis, è estremamente importante cercare di integrare i dati genetici con quelli sulle dinamiche storiche ed ecologiche cui le popolazioni sono state soggette. Nonostante il fatto che si basi sul modello “rospo”, l’obiettivo del lavoro, molto più generale, è quello di unificare due separate discipline di studio dell’evoluzione: la ricostruzione della storia evolutiva degli organismi e l’indagine dei meccanismi dell’evoluzione. Astrid Pizzo