Giochi di potere: controllo e dominio tra gli animali non umani

Copertina Giochi di potere (Codice Edizioni)

Leggendo le pagine di Giochi di potere (Codice Edizioni, 2023) giriamo il mondo insieme a Lee Alan Dugatkin alla scoperta delle dinamiche di potere che regolano le esistenze degli animali non umani

Titolo: Giochi di potere. Le lotte per il controllo e il dominio del mondo animale
Autori: Lee Alan Dugatkin
Editore: Codice Edizioni
Anno: 2023
Pagine: 225
Isbn: 9791254500729

Quando si parla di animali non umani e potere tornano alla mente — di chi li ha letti o ascoltati — i racconti di Frans De Waal sulle relazioni complesse tra gli scimpanzé, fatte di alleanze e conflitti anche molto violenti. Il controllo, la territorialità, l’attenzione alle gerarchie non è solo affare di primati. Lee Alan Dugatkin, biologo evoluzionista, storico della scienza e scrittore, nel suo nuovo libro Giochi di potere. Le lotte per il controllo e il dominio del mondo animale (Codice Edizioni, 2023. Traduzione di Valentina Marconi), ci mostra come, in tutto il Pianeta, il potere regoli le esistenze di numerose specie osservate da scienziate e scienziati ormai da decenni.

Società e potere

La lotta per il potere è alla base di tutte le società animali ed è un buon punto di osservazione per studiare e comprendere le dinamiche comportamentali che governano la vita in gruppo. L’autore sottolinea subito come sia un aspetto estremamente permeante nella vita di un animale:
“Come scoprirete in queste pagine, gli studiosi del comportamento animale (noti anche come etologi), gli psicologi, gli antropologi e altri ricercatori si sono resi conto che negli animali il potere pervade ogni aspetto della vita sociale: ciò che mangiano, dove mangiano, dove vivono, con chi si accoppiano, quanti piccoli producono, con chi si alleano, chi cercano di detronizzare e molto altro ancora”.

Fare i conti con il potere sembra essere una preoccupazione ubiquitaria nel regno animale: dalle piccole formiche argentine della California che lottano strenuamente sui confini delle proprie super-colonie per difendere il territorio da formiche estranee, agli imponenti elefanti marini e le loro dispute per stabilire una gerarchia di dominanza in vista della stagione riproduttiva. Dagli astuti corvi austriaci, i cui richiami di difesa durante le aggressioni possono essere più o meno drammatici a seconda di chi osserva — più intenso se c’è un potenziale alleato nel pubblico —, ai ciclidi del lago Tanganica, nel Burundi, pesci che sembrano conoscere il significato dell’espressione do ut des e aiutano la coppia dominante in cambio di protezione.

Le diverse sfaccettature delle dinamiche di potere

Tra i capitoli dell’opera, l’autore ci mostra le diverse sfaccettature del potere negli animali: il calcolo dei costi e dei benefici, la valutazione dei rivali, i modi in cui gli animali non umani utilizzano le informazioni raccolte per intrecciare alleanze o conquistare e mantenere il potere, l’influenza delle dinamiche di gruppo nelle gerarchie e come le strutture di potere possano andare incontro a distruzione e ricostruzione.

Se queste lotte ci affascinano e ci colpiscono, il futuro della disciplina ci entusiasma. L’intero libro è dedicato a studi iniziati soprattutto nel secolo scorso e sviluppatisi con il tempo, un tempo testimone di progressi scientifici sempre più significativi e incalzanti che stanno dando origine a tecnologie che potranno affiancare le più tradizionali osservazioni in natura e in laboratorio. Dugatkin ci prospetta l’utilizzo di robot subacquei, GPS sempre più piccoli ed efficienti, droni, ma anche l’applicazione delle teorie delle reti sociali all’etologia e di nuove tecniche di analisi e monitoraggio nell’endocrinologia e nella neurobiologia. I prossimi anni potranno riservarci grandi sorprese.

Un inevitabile confronto

Un’avvertenza si fa spazio nelle prime pagine del libro:
“La specificazione animali non umani è essenziale. Questo libro non parla di potere tra gli esseri umani. Antropologi evolutivi e studiosi in altri campi hanno già scritto molto sull’evoluzione del potere nella nostra specie. E non abbiamo alcun bisogno di fare riferimento al comportamento umano per apprezzare il significato del potere nelle società animali; in questo senso, il libro che avete in mano è un tributo a sé stante alla complessità e alla profondità e, mi azzardo a dire, anche alla bellezza del potere nelle società animali”.

Eppure, nell’incontro con le esistenze di queste specie e con le loro strategie, i rischi e le vittorie nel ruolo di giocatori nella scacchiera del potere, il temibile antropocentrismo potrebbe far capolino nelle riflessioni di lettrici e lettori umani. Siamo tentati di confrontare con ciò che è raccontato il nostro sorvegliare i confini, gli equilibri nei rapporti su cui ci manteniamo da veri funamboli, la rivoluzione nei gruppi di cui siamo parte e che si trasformano grazie a nuove alleanze. Nonostante parta da noi Homo sapiens, questo pensiero esercita una forza centrifuga, mostrandoci ancora una volta che siamo animali tra gli animali, tutti in lotta (in un modo o nell’altro) alla conquista del potere.