Gli antichi focidi australiani e il loro turnover con gli otaridi: nuovi indizi grazie a un dente fossile
Ritrovato e classificato un dente di un’antica foca australiana. Un indizio per capire quando e come sono stati sostituiti delle otarie antenate degli odierni leoni marini australiani
Lungo le coste australiane è stato rinvenuto un dente di un antico focide, che data a 2,7 milioni di anni fa la più recente presenza di questo gruppo animale in quella regione. Il ritrovamento è stato opera di un collezionista e appassionato, che ha rinvenuto il reperto autonomamente. I ricercatori australiani della Monash University di Vittoria hanno provveduto a classificare il fossile e a datarlo, pubblicando la scoperta su Journal of Vertebrate Paleontology.
I marsupiali sono decisamente gli animali simbolo dell’Australia, ma tra i numerosi endemismi di questa terra si ritrova anche un placentato: il leone marino australiano (Neophoca cinerea). Il pinnipede in questione è il discendente di una linea evolutiva che si è evoluta sulle coste australiane da circa 3 milioni di anni, quando i suoi antenati hanno sostituito le popolazioni di focidi che un tempo abitavano in questi luoghi. È proprio a questi antichi focidi apparteneva il fossile identificato. Si trattava di un raggruppamento ora estinto di monachini, dei pinnipedi appartenenti allo stesso raggruppamento delle foche monache mediterranee, che un tempo era diffuso e dominava le coste di tutto l’emisfero meridionale. Ma tra i 3 e i 2,6 milioni di anni fa, i monachini lasciarono spazio a questi antichi otaridi, da cui è disceso il leone marino australiano dei giorni nostri, in buona parte dei territori a sud dell’equatore. Evidenze di questa transizione sono state rinvenute in quasi tutto l’emisfero australe, ma non erano chiari i tempi con cui questa sostituzione fosse avvenuta in Australia. Inoltre, rimaneva aperta la domanda se i nuovi otaridi avessero avuto un ruolo nel portare le foche all’estinzione o se invece avessero semplicemente occupato delle nicchie ecologiche lasciate scoperte dai monachini.
Il dente è stato scoperto diversi anni fa un appassionato e collezionista locale, che ha scoperto il dente sulla spiaggia di , Australia, e ha donato il reperto al museo di storia naturale di Victoria. Da qui è stato possibile condurre le analisi comparative coi reperti omologhi di altri pinnipedi conservati in diverse collezioni museali di tutto il mondo. Il fossile è stato così attribuito ad un monachino vissuto tra i 4,3 i 2,7 milioni di anni fa lungo queste coste.
Ad oggi non si hanno prove fossili dell’esistenza di otaridi in Australia in quel periodo, per cui è presumibile che questi monachini non fossero in competizione con i discendenti dei leoni marini moderni. La causa della scomparsa di queste foche è probabilmente da cercare altrove, forse nei cambiamenti ecologici e climatici verificatisi in quel periodo. Secondo gli autori, questi animali dovevano vivere in acque superficiali vicino a coste piatte e sabbiose per riposarsi, non essendo in grado di muoversi efficientemente su terreni duri e irregolari. La loro ipotesi è che i cambiamenti climatici in atto a quei tempi abbiamo modificato i profili costieri, compromettendo la sopravvivenza delle foche lungo le coste del continente e permettendo alle otarie di sostituirle successivamente.
Riferimenti
Rule JP et al. 2020. Pliocene monachine seal (Pinnipedia: Phocidae) from Australia constrains timing of pinniped turnover in the Southern Hemisphere. Journal of Vertebrate Paleontology. e1734015
Immagine: Comparative skeletal anatomy of a typical otariid seal and a typical phocid seal. Jakovche via Wikimedia Commons CC 3.0 Share Alike