Gli scimpanzé che condividono
Uno scimpanzé cattura un cucciolo di colobo e dopo essersene cibato lascia gli avanzi a una femmina ottenendo in cambio del sesso futuro, un fenomeno notato quasi subito una volta che si é scoperto che questi animali possono, occasionalmente, integrare la propria dieta con della carne proveniente da prede di vario tipo. Ma una comunitá particolare di scimpanzé, giá diversa […]
Uno scimpanzé cattura un cucciolo di colobo e dopo essersene cibato lascia gli avanzi a una femmina ottenendo in cambio del sesso futuro, un fenomeno notato quasi subito una volta che si é scoperto che questi animali possono, occasionalmente, integrare la propria dieta con della carne proveniente da prede di vario tipo. Ma una comunitá particolare di scimpanzé, giá diversa dale altre per il suo abitare un ambiente di savana mista a foresta (e non quindi la fitta foresta tropicale Africana), esibisce qualcosa di nuovo e a suo modo sbalorditivo per quanto riguarda gli scambi e la condivisione di risorse. A Fongoli, in Senegal , questi animali mostrano una condivisione che spesso sembra non avere uno scopo, poiché chi dona (o meglio, lascia che gli altri individui prendano da lui) non pare in alcuni casi avere alcun guadagno immediato.
Il gruppo di ricercatori guidato da Jill Pruetz della Iowa State University, che ha pubblicato i risultati delle sue scoperte su Primates, ha difatti collezionato dati riguardanti gli scambi di risorse tra gli scimpanzé di Fongoli registrando 41 eventi ben definiti, perlopiú situazioni in cui uno degli individui ha raccolto qualcosa senza che chi ne stava usufruendo precedentemente intervenisse (per cui forse non si puó parlare di scambi in senso proprio, ma la condivisione della risorse sembra evidente). Gli oggetti in questione variano da risorse alimentari come piante e miele agli utensili (utilizzati in sito per catturare i galagoni, fonte di carne occasionale per gli scimpanzé della zona) e curiosamente riguardano vari tipi di “classi sociali” tra gli scimpanzé: non solo scambi tra maschi e femmine adulti (tipologia ad ogni modo piú frequente) o tra maschi e maschi adulti, ma anche, ad esempio, tra anziani e infanti. L’osservazione piú interessante fatta da Pruetz é che se pure ci si puó aspettare una “ricompensa” in termini sessuali quando si tratta di “doni” di carne da parte di maschi verso femmine, molti degli eventi registrati non hanno alcun tipo di spiegazione nell’ottica di una reciprocitá, tra individui, e sembrano invece entrare in una logica di coesione di gruppo.
La spiegazione potrebbe, sempre secondo la ricercatrice, risiedere nell’habitat e di consueguenza nella particolare struttura della comunitá di Fongoli. Abitando in un inusuale ambiente di savana mista a foresta, infatti, questi scimpanzé presentano alcuni comportamenti peculiari: non solo utilizzano talvolta delle caverne come riparo, ma in luogo del classico schema a fusione-fissione tipico di questa specie (che presenta larghe comunitá suddivise in gruppetti di due/tre individui) gli individui del gruppo passano molto piú tempo assieme rispetto ad altre zone dell’africa, cosa che potrebbe aver portato ai meccanismi di condivisione osservati. Se questo, come propone Pruetz, sia un buon modello per una delle prime fasi dell’evoluzione dei nostri antenati che in qualche modo cominciarono a condividere maggiormente le proprie risorse e a cementare i gruppi é forse presto per dirlo, ma sicuramente getta nuova luce su una specie che anno dopo anno continua a soprenderci.
Marco Michelutto
Riferimenti:
Jill D. Pruetz, Stacy Lindshield “Plant-food and tool transfer among savanna chimpanzees at Fongoli, Senegal” Primates, 2011