I pidocchi sulla seconda legge di Orgel

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La corsa agli armamenti, ad esempio tra preda e predatore, porta solitamente all’evoluzione di strutture sempre più raffinate e specializzate. Nel parassitismo i parassiti tendono a diventare sempre più legati all’ospite. Spesso si afferma che la specializzazione è tale che il cambio di ospite sarebbe difficile, poiché la selezione naturale sarebbe eccessivamente limitata dai vincoli evolutivi imposti in precedenza dal […]

La corsa agli armamenti, ad esempio tra preda e predatore, porta solitamente all’evoluzione di strutture sempre più raffinate e specializzate. Nel parassitismo i parassiti tendono a diventare sempre più legati all’ospite. Spesso si afferma che la specializzazione è tale che il cambio di ospite sarebbe difficile, poiché la selezione naturale sarebbe eccessivamente limitata dai vincoli evolutivi imposti in precedenza dal processo di specializzazione.

Ma sembra che si sottovaluti ancora troppo il potere della selezione naturale. Kevin P. Johnson, Jael R. Malenke e Dale H. Clayton, in un articolo sui Proceedings of the Royal Society, mostrano i risultati dello studio filogenetico di una sessantina di specie di pidocchi del genere Columbicola, parassiti di diverse specie di columbiformi. Contrariamente a quanto si pensava in precedenza, l’analisi filogenetica ha mostrato che la specializzazione completa all’ospite è una condizione ancestrale per l’intero genere e non derivata. Annidati nell’albero filogenetico vi sono diverse specie che hanno evoluto secondariamente abitudini generaliste, ma nessun caso in cui un generalista evolse in specialista.

Sarebbe la compresenza di più specie di pidocchi sullo stesso ospite a favorire l’evoluzione di abitudini generaliste, sfuggendo così alla competizione per le risorse. Il passaggio a più ospiti deriva da un processo incompleto di cambio d’ospite. Questo è dovuto, a sua volta, da diversi meccanismi: alcune mosche parassite, gli ippoboscidi, possono trasportare i pidocchi da un ospite all’altro (un tipo di foresi, noto come “autostop foretico”). Le mosche parassite mostrano una minore specificità degli ospiti e spesso parassitano diverse specie simpatriche di columbiformi, disperdendo una singola specie su diversi ospiti. Un secondo meccanismo invece prevede che le popolazioni di pidocchi mantengano il flusso genico dopo un evento di speciazione simpatrica degli ospiti.

Il problema più generale che questo studio ci suggerisce è di non escludere mai, a priori, che una specializzazione possa essere reversibile. La selezione naturale lavora sulla naturale variazione individuale e nessuna specializzazione è mai perfetta. I percorsi che la selezione naturale fa intraprendere nel paesaggio adattativo non devono essere limitati dalla nostra mancanza di immaginazione. Ricordiamo quindi la seconda legge di Orgel: “L’evoluzione è sempre più intelligente di te.”

Giorgio Tarditi Spagnoli


Riferimenti:
Kevin P. Johnson, Jael R. Malenke, Dale H. Clayton, Competition promotes the evolution of host generalists in obligate parasites, Proc. R. Soc. B, 2009 276: 3921-3926