Il dinosauro che respirava come gli uccelli

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Un ricco team di paleontologi di fama internazionale ha presentato ieri alla stampa le suggestive immagini delle ricostruzioni anatomiche che accompagnano il primo ritrovamento di un dinosauro teropode (appartenente, in particolare, al clade dei tetanuri) provvisto di sacchi aerei intratoracici. La descrizione completa della scoperta viene riportata sull’ultimo numero della rivista Plos ONE. La pneumatizzazione dei tessuti scheletrici fungeva presumibilmente, […]

Un ricco team di paleontologi di fama internazionale ha presentato ieri alla stampa le suggestive immagini delle ricostruzioni anatomiche che accompagnano il primo ritrovamento di un dinosauro teropode (appartenente, in particolare, al clade dei tetanuri) provvisto di sacchi aerei intratoracici. La descrizione completa della scoperta viene riportata sull’ultimo numero della rivista Plos ONE. La pneumatizzazione dei tessuti scheletrici fungeva presumibilmente, secondo gli autori guidati dal National Geographic Explorer Paul Sereno (professore alla University of Chicago) da sistema aggiuntivo, secondario, in aiuto al normale sistema di ventilazione. Notevolmente (e tutt’altro che sorprendentemente, se analizzato con l’occhio dell’evoluzionista) la respirazione mediante sacchi aerei è carattere tipico degli uccelli, gli ultimi dinosauri rimasti oggi a rappresentare questo celebre gruppo di rettili il cui tracollo (e non l’estinzione!) avvenne, come noto, alla fine del Mesozoico.

Il nuovo dinosauro, battezzato Aerosteon riocoloradodensis, è stato rinvenuto sulle sponde del Rio Colorado, in affioramenti del cretacico dell’Argentina. Il prof. Varricchio, uno dei co-autori dell’articolo, ha raccontato alla stampa che, prima di una più accurata revisione del materiale, la scoperta era stata erroneamente ritenuta “routinaria”. I primi frammenti scheletrici vennero infatti riportati alla luce nella seconda metà degli anni ’90, ma solo quando, negli ultimi anni, è stato dato l’avvio ad un’approfondita analisi istologica del materiale, i ricercatori si sono ravveduti sull’importanza della scoperta.

Il rinvenimento di A. riocoloradodensis porta l’ennesima prova a sostegno dell’ipotesi, accettata dalla vasta maggioranza dei paleontologi, secondo la quale gli uccelli avrebbero avuto origine proprio tra i dinosauri teropodi. Meno felici della scoperta saranno presumibilmente altri studiosi, quali il prof. Alan Feduccia (University of North Carolina), che hanno sempre ritenuto non convincente l’ipotesi (peraltro ampiamente supportata da prove paleontologiche e, più recentemente, dallo studio dei processi di sviluppo di arti e penne di uccelli) di uno stretto rapporto di parentela teropodi-uccelli.

Da qui si accede ad alcune immagini della ricostruzione.

Massimo Bernardi


Riferimenti:
Sereno PC, Martinez RN, Wilson JA, Varricchio DJ, Alcober OA, et al. 2008 Evidence for Avian Intrathoracic Air Sacs in a New Predatory Dinosaur from Argentina. PLoS ONE 3(9): e3303 doi:10.1371/journal.pone.0003303