Il papa e la scienza
Il risultato? Questo e’ l’organico dei docenti delle universita’ pontificie dopo 20 anni, e quasi non c’e’ traccia che si sia fatto qualcosa per risolvere i drammatici problemi evidenziati da GP2 nel 1988 (troviamo anche uno zoologo universitario utilizzato come docente di filosofia della scienza). Se andiamo a leggere sull’agenzia Zenit l’articolo (‘Il Papa agli scienziati: non siate arroganti o […]
Il risultato? Questo e’ l’organico dei docenti delle universita’ pontificie dopo 20 anni, e quasi non c’e’ traccia che si sia fatto qualcosa per risolvere i drammatici problemi evidenziati da GP2 nel 1988 (troviamo anche uno zoologo universitario utilizzato come docente di filosofia della scienza). Se andiamo a leggere sull’agenzia Zenit l’articolo (‘Il Papa agli scienziati: non siate arroganti o mossi dal ‘facile guadagno‘) che resoconta il discorso del Papa troviamo davvero valutazioni e stimoli diversi rispetto a quelli di 20 anni fa, anche se bisogna comunque apprezzare che non si parla, come alcuni fanno in ambiente cattolico, di ‘scientisti’.
Impossibile pensare che ci sia un miglioramento, ne’ che qualcuno si sia preoccupato di dar vita a iniziative per risolvere e superare quello che angosciava GP2 20 anni fa: la permanente paura della scienza presente nella chiesa, nonostante secoli di impegno e di successi nel far progredire la conoscenza del mondo e dei processi vitali (alcuni dei quali, finalmente compresi dopo migliaia di anni, hanno permesso di raddoppiare la durata media della vita umana).
Qui oggi la paura per la scienza si manifesta con parole e con un’aggressivita’ ben diverse da quelle di GP2 20 anni fa: si parla di ‘facile guadagno’ e di ‘arroganza di sostituirsi a Dio’ (una definizione che potrebbe riguardare quasi tutta la pratica medica per non dire tutta l’attivita’ umana, a cominciare dall’aver fatto diventare il Sudamerica un’isola…); queste parole sono state dette davanti ad una platea che comprendeva anche scienziati devoti, di cui non si conosce la reazione.
E’ impressionante, ma nello stesso tempo curioso e anche un po’ ingenuo, leggere che il motivo di tale contestazione di un elemento fondamentale della cultura umana attuale sia che ‘nel corso dei tempi si è assistito a uno “slittamento” non del tutto “indolore da “un pensiero prevalentemente speculativo a uno maggiormente sperimentale, che ha portato a un divario tra fede e ragione’. [Certo che oggi un invito a rilanciare la speculazione potrebbe essere apprezzato solo in ambito finanziario … non sembra comunque che la lezione di Galileo – come pure quella dei primi religiosi/scienziati, sia stata del tutto compresa]
Interessante anche il tentativo di recuperare, a costo di amputarla, almeno una parte della ragione, che da tempo non riesce piu’ a supportare tutte le diverse fedi religiose presenti oggi nel mondo: “La conquista scientifica e tecnologica […] ha emarginato la ragione che ricercava la verita’ ultima delle cose per fare spazio ad una ragione paga di scoprire la verita’ contingente delle leggi della natura“. Abbastanza ironica suona, sopratutto in Italia, la frase ‘Il facile guadagno o, peggio ancora, l’arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono, a volte, un ruolo determinante, sottolineando le “caratteristiche pericolose per la stessa umanita’” che tale mentalita’ puo’ assumere. Se queste indicazioni verranno seguite dal governo, la situazione della ricerca e quindi delL’economia in Italia non potra’ certo migliorare.
Una certa ironia la si coglie anche se andiamo a verificare che questo discorso e’ stato rivolto ai partecipanti al Congresso Internazionale, che si tiene presso la Pontificia Universita’ Lateranense di Roma, dal 16 al 18 ottobre, sul tema ‘Fiducia nella ragione‘. Forse non sono stati capaci di convincere il Papa ad essere, come GP2, fiducioso nella ragione umana quando e’ usata nel migliore contesto: la scoperta del funzionamento del mondo e dei processi vitali. La ragione ha poche possibilita’ di essere convincente in ambiti in cui non vi e’ alcuna possibilita’ di verifica.
Successivamente e’ uscito il testo del discorso originale, non sempre riportato correttamente, come evidente dall’articolo sulCorriere.
Ne ha parlato anche l’Unita’ di ieri (Anatema del Papa contro gli scienziati: attratti da facili guadagni).
Tratto da L’Antievoluzionismo in Italia, il blog di Daniele Formenti
Fonte dell’immagine: Wikmedia Commons