Il pericolo si nasconde nel buio

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Gia’ nel 2001 Carlos Ibañez, della Stazione Biologica Doñana di Siviglia, aveva avanzato l’ipotesi che la nottola gigante (Nyctalus lasiopterus), un grande pipistrello (45 cm di apertura alare!) del Mediterraneo dotato di grossi denti,  potesse  predare  passeracei migratori impegnati nella stagionale traversata del bacino mediterraneo, che si svolge due volte all’anno (in autunno e in primavera) e che non si interrompe […]

Gia’ nel 2001 Carlos Ibañez, della Stazione Biologica Doñana di Siviglia, aveva avanzato l’ipotesi che la nottola gigante (Nyctalus lasiopterus), un grande pipistrello (45 cm di apertura alare!) del Mediterraneo dotato di grossi denti,  potesse  predare  passeracei migratori impegnati nella stagionale traversata del bacino mediterraneo, che si svolge due volte all’anno (in autunno e in primavera) e che non si interrompe nemmeno di notte. Questa formidabile fonte di cibo avrebbe dunque attirato irresistibilmente il mammifero volante durante le sue  ricerche notturne di cibo, facendogli periodicamente abbandonare la dieta costituita, come per altre specie di chirotteri, esclusivamente di invertebrati. Gli studi di Ibañez erano stati accolti con grande diffidenza dai maggiori esperti europei di pipistrelli: secondo loro l’evidenza sperimentale presentata dallo studioso spagnolo, ossia le piume ritrovate nello stomaco di N. lasiopterus, era finita li’ accidentalmente, ingerita per caso dal predatore notturno a caccia di altre vittime.

Ma in questi anni Ibañez non si e’ dato per vinto, e proprio in questi giorni compare su PLoS ONE il suo ultimo lavoro, in collaborazione con lo svizzero Raphaël Arlettaz, dell’Universita’ di Berna, che era stato proprio uno dei suoi piu’ accesi oppositori. Attraverso una tecnica molto sofisticata, e cioe’ il dosaggio degli isotopi stabili di carbonio e azoto nel sangue del pipistrello, e’ stato possibile dimostrare l’alternanza stagionale della dieta: in prevalenza uccelli durante la primavera e soprattutto l’autunno; quasi unicamente insetti in estate. Ora che l’ipotesi sembra elegantemente confermata, si puo’ davvero parlare di una straordinaria eccezione nel panorama predatorio dei pipistrelli e non solo: per ora N. lasiopterus si conferma come l’unico predatore notturno volante, capace di catturare le sue prede di notte e nell’aria. Certamente esistono altri pipistrelli giganti in varie aree del mondo, dalle abitudini predatorie ancora sconosciute, che attendono di essere finalmente studiati, magari applicando la tecnica del dosaggio isotopico.

Isomma, i piccoli uccelli migratori sono avvisati….

Paola Nardi

Immagine di Hugh Clark (Bat Conservation Trust)