Il ritorno di Mr. Crocoduck
L’ennesima mirabolante impresa di Ray Comfort, il creazionista evangelico che ci spiega l’evoluzione…
Sull’Huffington Post il fondatore e coordinatore del Clergy Letter Project, Michael Zimmermann, ci introduce (“Evolution vs. God: Not a Choice Most of Us Have to Make”) all’ultima novità di Ray Comfort, un creazionista evangelico che giustamente diventò famoso cercando di spiegare con un video come la banana fosse stata “progettata” da un creatore per una più facile utilizzazione da parte dell’uomo [peccato che la banana attuale sia un frutto selezionato dall’uomo, una specie di OGM ottenuto grazie alla selezione artificiale].
Comfort diventò tristemente e immediatamente famoso anche sintetizzando nell’immagine di un “crocoduck” (nella foto) la sua idea – da creazionista – di come debba funzionare l’evoluzione (l’unico risultato fu che l’evoluzionista con cui stava discutendo perse il controllo e si lasciò scappare un improbabile e imprevisto “oh my God!”).
Dopo aver diffuso qualche anno fa migliaia di copie di una versione gratuita di “On the Origin of Species” (a cui aveva aggiunto una lunga presentazione creazionista…) il 9 luglio ha distribuito gratuitamente migliaia di copie di un video (“Evolution vs. God”) con cui intende dimostrare come gli evoluzionisti (che anche lui chiama darwinisti) siano “embarrassingly stupid” in quanto “to believe in God and his creation people can simply look at the beauty of nature”. Dallo sconcertante crocoduck di Comfort è ovviamente nato il premio “Golden Crocoduck Awards”.
Zimmermann nell’articolo spiega gli obiettivi del Clergy Letter Project e di come i pastori (e i rabbini) aderenti al progetto festeggino con sermoni appositi, nella domenica più vicina al 12 febbraio, il giorno della nascita di Darwin. Chiarisce quali siano gli errori di Comfort e di come si ponga in contrasto con molte religioni che non chiedono di scegliere fra Dio e l’evoluzione.
Come si capisce bene, Zimmermann non gioca su una strumentale contrapposizione fra Darwin e l’evoluzione, non avendo nemmeno lui alternative serie da proporre. Se si scorre l’elenco dei biologi universitari usati come consulenti, fa piacere notare il rispetto per la cultura: si evidenziano infatti le competenze scientifiche che hanno acquisito e i titoli accademici che hanno meritato e gli vengono riconosciuti.
Daniele Formenti