Inbreeding ironia

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Darwin morì per intolleranza al lattosio. No. Darwin morì per il morbo di Chron. No. Darwin morì per il morbo di Ménière. No. Darwin morì per lupus. No. Darwin morì la rabbia repressa verso padre. No. Insomma pare di no. No, no a tutto.Ironia, tremenda ironia: l’inbreeding potrebbe essere causa o concausa della morte di Darwin e della sua famiglia. […]

Darwin morì per intolleranza al lattosio. No. Darwin morì per il morbo di Chron. No. Darwin morì per il morbo di Ménière. No. Darwin morì per lupus. No. Darwin morì la rabbia repressa verso padre. No. Insomma pare di no. No, no a tutto.
Ironia, tremenda ironia: l’inbreeding potrebbe essere causa o concausa della morte di Darwin e della sua famiglia. Uno dei fenomeni biologici collegato e spiegato dalla selezione naturale, causa della morte del suo padre intellettuale. Darwin era infatti sposato alla sua cugina in prima, Emma Wedgewood con cui ebbe dieci figli, di cui tre morirono prima di raggiungere i tre anni. Altri tre dei sei sopravvissuti non ebbero figli.

Sulla rivista BioScience si legge della nuova ipotesi formulata tramite studi, guarda caso, “incrociati” all’Ohio State University e all’Università di Santiago. L’analisi alla sua origine mostra una correlazione positiva tra la mortalità dei figli di Emma e Charles e il coefficiente di inbreeding per i figli stessi e altri loro parenti. Ebbero il 6.3% di possibilità che identiche copie di un qualsiasi allele pervenissero da entrambi i genitori, valore identico al teorico 6.25% di possibilità che la progenie di cugini in prima possa avere gli stessi alleli. È possibile quindi che l’intera stirpe fosse già piagata, indebolita, nientemeno che per depressione da inbreeding.

Darwin stesso, da sempre malaticcio, era stato portato all’ossessione per la salute dei figli, a causa dei suoi studi sui rischi dell’inincrocio. Il colpo di grazia, si precisa in questi studi, dovrebbe essere stato comunque dato dal morbo di Chagas, contratto durante il viaggio del Beagle.

Darwin è morto. Ancora. Non lasciamo che muoia.

Viva Darwin. Ancora.

Giorgio Tarditi Spagnoli


Riferimenti:
Tim M. Berra, Gonzalo Alvarez, and Francisco C. Ceballos. Was the Darwin/Wedgwood Dynasty Adversely Affected by Consanguinity?  BioScience, 2010; 60 (5): 376 DOI: 10.1525/bio.2010.60.5.7

Immagine: la bellissima opera d’arte di Alicia Martin, Inbreeding