La Regina salvi Darwin!
Salta fuori che il 29% degli insegnanti di scienze è favorevole all’insegnamento del creazionismo nelle High School. The Guardian ci riferisce la reazione di due eminenti menti nel moderno evoluzionismo, Steve Jones, professore di genetica all’University College di Londra autore di Quasi come una balena e Richard Dawkins, “nemico naturale” del creazionismo nonché rottweiler di Darwin, esprimono il loro pensiero […]
Salta fuori che il 29% degli insegnanti di scienze è favorevole all’insegnamento del creazionismo nelle High School. The Guardian ci riferisce la reazione di due eminenti menti nel moderno evoluzionismo, Steve Jones, professore di genetica all’University College di Londra autore di Quasi come una balena e Richard Dawkins, “nemico naturale” del creazionismo nonché rottweiler di Darwin, esprimono il loro pensiero sulla brutta faccenda.
Steve Jones:
Trovo tutto questo molto deprimente. Quegli insegnanti credono che di dover insegnare anche la possibilità che l’acqua sia H3O, o che fu Bacon a scrivere Shakespeare e che i bambini siano portati dalle cicogne?
La logica è esattamente la stessa: e c’è tanta controversia a proposito dell’idea dell’evoluzione quanta ve n’è a proposito di queste ultime [idee] in fisica o chimica.
Il prossimo anno è, ovviamente, l’anno di Darwin – il 200esimo anniversario della sua nascita e il 150esimo dalla pubblicazione dell’Origine delle specie. La mia grande speranza è (che probabilmente verrò disattesa) che gli insegnati e chiunque altro possano imparare a fermarsi nel trattarlo un profeta, o un paria, o un filosofo, o perfino un ecclesiastico erudito che divenne ateo – e possano prenderlo solo per ciò che era, il più grande biologo della storia. Ha fatto della biologia una singola scienza unita dall’idea dell’evoluzione, piuttosto che un mucchio di ideologie.
E dire che l’Europa tanto più la laica Inghilterra, non avrebbe dovuto subire il fascino pop del creazionismo d’oltreoceano.
Richard Dawkins:
La “posizione Michael Reiss” [professore di scienze dell’educazione all’University of London e direttore della sezione educazione della Royal Society] è difendibile. Così come un insegnate di chimica può discutere della teoria flogistica, o un insegnate di fisica può discutere della teoria tolemaica dei pianeti, come storia della scienza, così è difendibile insegnare che che ci sono persone chiamate “creazionisti” e che credono in ciò che credono.
Ma se insegnare creazionismo “a fianco” all’evoluzione singifica ciò che sembra significare, non è più difendibile che insegnare la teoria della cicogna “a fianco” alla teoria sessuale su come i bambini vengano al mondo.
Se il 29% degli insegnati di scienza pensa veramente che il creazionismo debba essere insegnato come valida alternativa all’evoluzione, noi abbiamo una disgrazia nazionale nelle nostre mani, che chiede un urgente azione di rimedio nell’educazione degli insegnati di scienze. Falliamo nella nostro compito verso i bambini, se riempiamo le nostre scuole di insegnanti così ignoranti – o così stupidi.
E pensare che molti studiosi pensavano che l’Europa, e forse ancor più l’Inghilterra dovessero subire meno il fascino pop del creazionismo d’oltreoceano, forte della sua storia di multiculturalità e laicismo.
Ma evidentemente qualcosa non funziona nell’educazione, nella comunicazione dei media. Qualcosa lavora contro la scienza e la sua sana divulgazione.
Ripeto: la Regina salvi Darwin… che sulle sterline ci sta a meraviglia!
Giorgio Tarditi Spagnoli