Le strategie creazioniste in difficoltà negli USA

Questa strategia eviterebbe rischi per quei docenti di scienze che, come ha dimostrato un sondaggio del 20/5/08, non vedono l’ora di poter manifestare le loro ideee creazioniste senza pericolo.  Nel sito dell’NCSE si illustra (“Strengths and weaknesses” nixed in Texas) come nel Texas questa definizione fosse stata inserita nel 2003 ma sia stata eliminata (grazie a Texas Freedom Network, Texas […]

Questa strategia eviterebbe rischi per quei docenti di scienze che, come ha dimostrato un sondaggio del 20/5/08, non vedono l’ora di poter manifestare le loro ideee creazioniste senza pericolo.
 
Nel sito dell’NCSE si illustra (“Strengths and weaknesses” nixed in Texas) come nel Texas questa definizione fosse stata inserita nel 2003 ma sia stata eliminata (grazie a Texas Freedom Network, Texas Citizens for Science e al 21st Century Science Coalition) nell’attuale versione degli standards per l’insegnamento della scienze, che verrà discussa in gennaio. La frase attualmente presente è la seguente, che lascia evidentemente fuori dalla scuola le critiche non basate sul metodo scientifico: “The student is expected to analyze and evaluate scientific explanations using empirical evidence, logical reasoning, and experimental and observational testing“. Interessante un’indagine (del “Texas Freedom Network Education Fund”) svolta fra i docenti universitari del Texas che insegnano biologia o antropologia: “Evolutionism, creationism & public school”; vi si dimostra come nessuno pensi che sia utile insegnare le “debolezze” della teoria dell’evoluzione e che la maggioranza di loro non crede ci debbano essere incompatibilità fra teoria dell’evoluzione e le diverse religioni. 

Sempre nel sito dell’NCSE il 19 si raccontava cosa fosse successo nel Michigan (“Antievolution bills dead in Michigan”).

 

Tratto da L’Antievoluzionismo in Italia, il blog di Daniele Formenti