L’eredità dei Neanderthal

Il più completo sequenziamento di genoma Neanderthal mai effettuato sino a oggi rivela una lunga storia di incroci tra almeno quattro differenti specie di ominidi provenienti da Europa e Asia
Il confronto dei diversi genomi indica inoltre che i Denisovani si sarebbero incrociati con un quarto gruppo umano, al momento sconosciuto, che all’epoca viveva in Eurasia. Tale gruppo si sarebbe separato dagli altri gruppi umani circa un milione di anni fa: questo indizio fa pensare possa trattarsi di Homo erectus, che effettivamente viveva in Europa e Asia oltre un milione di anni fa. Ulteriori analisi, inoltre, hanno suggerito che Neanderthal e Denisovani vivessero in piccoli gruppi, e che quindi l’incrocio tra consanguinei fosse più comune rispetto alle popolazioni umane moderne.
Questo il nuovo scenario della possibile ibridazione tra le varie specie del genere Homo
In analisi collaterali, sono stati identificati almeno 87 geni specifici degli esseri umani moderni che sono significativamente diversi da geni correlati in Neanderthal e Denisovani: si tratta di particolari che, se approfonditi, potrebbero portare nuovi indizi sulle differenze di comportamento tra noi e le antiche popolazioni umane che si sono estinte.
I campioni di DNA di Neanderthal – così come quelli dei Denisovani – sono stati estratti da reperti fossili di ossa ritrovati in una grotta sui monti Altaj, nella Siberia meridionale, risalenti rispettivamente a 50/60 mila anni fa e 40 mila anni fa circa. La grotta avrebbe poi ospitato anche popolazioni umane moderne.
Riferimenti:
Crediti immagine: Homo neanderthalensis. Skull discovered in 1908 at La Chapelle-aux-Saints (France).; autore: Luna04. Wikimedia Commons