Ha 380 milioni di anni e si chiama
Gogonasus (e' stato infatti trovato nella Gogo Formation). Sebbene fossili di questa specie siano gia' stati ritrovati venti anni fa, questo nuovo reperto ha permesso uno studio filogenetico molto piu' accurato, in virtu' del suo eccezionale stato di conservazione. Il suo scheletro e' pressoche' completo, con un cranio che ospita nella parte superiore grandi
spiracoli (cioe' aperture) per la respirazione, una struttura iomandibolare quasi orizzontale, nonche' pinne pettorali con omero, ulna e radio, particolare che lo avvicina molto a
Tiktaalik, di cui si e' parlato di recente come il pesce che piu' assomiglia ai tetrapodi (tanto da guadagnarsi il soprannome di
fishapod): l'evoluzione dei tetrapodi terrestri comincia quindi molto prima di quanto finora sostenuto, annuncia John Long del Museum Victoria di Melbourne dalle pagine di
Nature , gia' scopritore dei primi esemplari di
Gogonasus e anche del nuovo fossile. La filogenesi riveduta e corretta proposta da Long vede ora
Gogonasus sostituire
Eusthenopteron come modello della transizione pesce-tetrapode.
Gogonasus viveva in un ambiente marino dalle acque basse e povere di ossigeno, cosi' come
Tiktaalik e il tetrapode
Tulerperon: sembra che i primi tetrapodomorfi e tetrapodi fossero capaci di una notevole dispersione marina, e cio' spiegherebbe la loro rapida e ampia distribuzione globale, gia' nel tardo Devoniano.
Se le prossime ricerche confermeranno questi risultati, Gogonasus potrebbe essere non solo l'organismo che decreta la transizione da pesce a tetrapode e la conquista della terraferma da parte dei vertebrati, ma anche la prova che questa transizione e' avvenuta non nell'emisfero boreale, ma nel Gondwana, il massiccio continente che per buona parte del Paleozoico occupava l'emisfero meridionale della Terra, prima della formazione del supercontinente Pangea.
Paola Nardi
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