L’evoluzione molecolare nei batteri: un processo di continuo rimescolamento
Alla fine del primo giorno di congresso SIBE mi sono riguardato con calma gli abstract delle relazioni presentate oggi e devo dire che l’intervento intitolato “La dinamica evolutiva di plasmidi e cromosomi presenti nello stesso citoplasma batterico” presentato da Isabel Maida, Marco Fondi, Maria Cristiana Papaleo, Elena Perrin e Renato Fani dell’Università di Firenze mi ha particolarmente colpito. Che ci […]
Alla fine del primo giorno di congresso SIBE mi sono riguardato con calma gli abstract delle relazioni presentate oggi e devo dire che l’intervento intitolato “La dinamica evolutiva di plasmidi e cromosomi presenti nello stesso citoplasma batterico” presentato da Isabel Maida, Marco Fondi, Maria Cristiana Papaleo, Elena Perrin e Renato Fani dell’Università di Firenze mi ha particolarmente colpito.
Che ci fossero processi di scambio di geni tra batteri è ormai assodato, la cosa a mio avviso estremamente interessante presentata è che nel batterio Burkholderia vietnamiensis (usato come modello sperimentale) vi sono state numerose duplicazioni di geni da cui è derivato un vero e proprio flusso genico non solo tra i plasmidi presenti, ma anche tra plasmidi e cromosomi batterici. Sebbene una parte di questo flusso genico non sia sorprendente in quanto dovuto ad elementi genetici mobili, il gruppo coordinato da Renato Fani ha mostrato come questo processo abbia coinvolto anche numerosissimi geni codificanti per diverse proteine oltre che operoni.
L’altro aspetto di interesse è legato al fatto che questo processo di ricombinazione non è stato attivo solo nel passato, ma lo è tutt’ora, tanto che grazie a questo approccio è possibile vedere eventi ricombinativi molto recenti. L’evoluzione del genoma batterico si presenta quindi come una intricata rete di scambi in cui plasmidi e cromosomi batterici evolvono ricombinandosi e scambiandosi tratti di DNA in un processo di lento, ma continuo, cambiamento.
Mauro Mandrioli
Che ci fossero processi di scambio di geni tra batteri è ormai assodato, la cosa a mio avviso estremamente interessante presentata è che nel batterio Burkholderia vietnamiensis (usato come modello sperimentale) vi sono state numerose duplicazioni di geni da cui è derivato un vero e proprio flusso genico non solo tra i plasmidi presenti, ma anche tra plasmidi e cromosomi batterici. Sebbene una parte di questo flusso genico non sia sorprendente in quanto dovuto ad elementi genetici mobili, il gruppo coordinato da Renato Fani ha mostrato come questo processo abbia coinvolto anche numerosissimi geni codificanti per diverse proteine oltre che operoni.
L’altro aspetto di interesse è legato al fatto che questo processo di ricombinazione non è stato attivo solo nel passato, ma lo è tutt’ora, tanto che grazie a questo approccio è possibile vedere eventi ricombinativi molto recenti. L’evoluzione del genoma batterico si presenta quindi come una intricata rete di scambi in cui plasmidi e cromosomi batterici evolvono ricombinandosi e scambiandosi tratti di DNA in un processo di lento, ma continuo, cambiamento.
Mauro Mandrioli