L’inquinamento luminoso disturba gravemente il sonno degli uccelli

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Un recente studio mostra come l’illuminazione artificiale perturbi in maniera significativa il sonno degli uccelli, con preoccupanti ripercussioni sulla salute delle loro popolazioni


Il sonno è una componente del ciclo circadiano fondamentale per moltissimi animali. Anche se non è del tutto chiara la sua funzione (Pikaia ne ha parlato qui e qui), accomuna tutti i vertebrati (e non solo, Pikaia ne ha parlato qui), dai più semplici ai più complessi, come mammiferi e uccelli.

Proprio il sonno di questi ultimi, secondo uno studio condotto da ricercatori delle Università di La Trobe e di Melbourne e pubblicato sulla rivista Current Biology, sarebbe negativamente influenzato dalla luce bianca artificiale e dalla luce ambrata (quest’ultima considerata più “adatta al sonno”). Gli studiosi hanno scoperto che una luce di intensità paragonabile a quella dell’illuminazione stradale può disturbare la lunghezza, la qualità e l’intensità del sonno di alcune specie di uccelli, indipendentemente dal colore. Utilizzando sensori per misurare l’attività cerebrale di gazze australiane (Cracticus tibicen) e piccioni (Columba livia), i ricercatori hanno scoperto che i loro movimenti oculari non rapidi (NREM) e i cicli del sonno REM sono stati alterati quando sono stati esposti all’illuminazione bianca e ambrata di notte.

Lo studio, il primo che ha misurato le risposte neurologiche all’inquinamento luminoso su questo tipo di fauna selvatica, mostra che l’entità degli effetti negativi delle luci artificiali varia a seconda della specie. Per esempio, il sonno delle gazze è disturbato maggiormente dalla luce bianca rispetto alla luce ambrata, mentre entrambi i tipi di luce danneggiano il sonno dei piccioni. Entrambe queste specie necessitano di dormire circa 10 ore per notte: i piccioni perdono 4 ore di sonno a notte a causa delle luci e le gazze perdono più del 70% del sonno NREM con la luce bianca. Dai dati emerge che l’illuminazione ambrata può ridurre le interruzioni del sonno in alcuni uccelli, ma purtroppo non è una soluzione per tutte le specie. Inoltre, i modelli di sonno perturbato, che costringono gli uccelli a recuperare il sonno durante il giorno, mostrano come questo tipo di stress possa avere un impatto sulla loro capacità di foraggiamento, combattere i predatori e cercare compagni, con gravi ripercussioni sulla salute e stabilità delle popolazioni.

Questo tipo di ricerca è solo all’inizio e ulteriori studi sono necessari per comprendere l’entità dei danni che l’inquinamento luminoso artificiale arreca alle specie selvatiche. Un ambiente sotto stress per cause antropiche, spesso porta a stressare anche gli stessi autori di tale perturbazione, dato che animali insonni tendono a privare del sonno anche gli esseri umani.


Riferimento: 
Anne E. Aulsebrook, Farley Connelly, Robin D. Johnsson, Therésa M. Jones, Raoul A. Mulder, Michelle L. Hall, Alexei L. Vyssotski, John A. Lesku. White and Amber Light at Night Disrupt Sleep Physiology in Birds. Current Biology, 2020; DOI: 10.1016/j.cub.2020.06.085

Immagine: Aaron Tait from San Francisco, United States / CC BY, via Wikimedia Commons