Lo pterosauro, gigante del cielo
Viveva 100 milioni di anni fa e aveva un’apertura alare di ben 18 metri…… I fossili e le impronte ritrovate in Messico hanno permesso di classificare il piu’ grande pterosauro finora scoperto. Lo ha descritto Dave Martill della Portsmouth University, grazie anche alle ricerche sul campo di Eberhard “Dino” Frey del German Staatlichen Museum fur Naturkunde di Karlsruhe. L’occasione si […]
Viveva 100 milioni di anni fa e aveva un’apertura alare di ben 18 metri…… I fossili e le impronte ritrovate in Messico hanno permesso di classificare il piu’ grande pterosauro finora scoperto. Lo ha descritto Dave Martill della Portsmouth University, grazie anche alle ricerche sul campo di Eberhard “Dino” Frey del German Staatlichen Museum fur Naturkunde di Karlsruhe. L’occasione si e’ presentata al recente Festival della Scienza di Dublino. Martill si dedica da anni allo studio paleobiologico di questi giganti del volo, e le evidenze raccolte, unite agli studi sulla meccanica del volo e sulla struttura delle ali, stanno sempre piu’ suggerendo che la dimensione di questi rettili potrebbe essere il doppio di quanto finora ritenuto. Oltre ad impronte ed ossa fossili, sono stati eccezionalmente ritrovati anche campioni della membrana di ricopertura delle ali, rivelando una struttura straordinariamente sottile, di circa mezzo millimetro. Se si aggiungono altri particolari, come l’attaccatura delle ali “a pipistrello”, con maggiore superficie alare per sfruttare le termiche, ed un corpo relativamente piccolo e molto leggero grazie ad ossa cave, si puo’ finalmente comprendere come questi animali potessero volare. La dimensione di questi rettili potrebbe essere stata funzione dell’eta’: cio’ nell’ipotesi che essi continuassero a crescere, senza subire uno stop con il raggiungimento dell’eta’ adulta.
Paola Nardi