Mucillagine SPF 50: per semi chiari

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Non preoccupatevi: se riuscite a superare il suo aspetto viscido e colloso, la mucillagine non vi farà alcun male. Si tratta infatti di una glicoproteina: zuccheri e proteine, nient’altro! Il problema maggiore è per l’ecosistema marino. Scommetto però che non avreste mai immaginato di spalmarvela.. e invece c’è chi ci ha pensato! Ma ora occupiamoci di deserto! Non sto saltando […]


Non preoccupatevi: se riuscite a superare il suo aspetto viscido e colloso, la mucillagine non vi farà alcun male. Si tratta infatti di una glicoproteina: zuccheri e proteine, nient’altro! Il problema maggiore è per l’ecosistema marino. Scommetto però che non avreste mai immaginato di spalmarvela.. e invece c’è chi ci ha pensato!

Ma ora occupiamoci di deserto! Non sto saltando di palo in frasca: il nesso esiste davvero e sta proprio nella mucillagine. Se ne sono occupati dei ricercatori cinesi e ucraini, che hanno recentemente pubblicato le loro scoperte su PLoS one.

Negli ambienti desertici, come tutti sanno, le precipitazioni sono un vero miraggio. Non si può certo dire che non sia una vita stressante quella delle piante che vi abitano! E’ inevitabile quindi che esse abbiano evoluto numerosi caratteri fisiologici e morfologici per adattarsi a queste pessime condizioni di vita. Forse non è il primo aspetto che balza agli occhi, ma la protezione dell’integrità del DNA è un adattamento fondamentale. L’ambiente desertico è infatti altamente genotossico, ad esempio a causa della costante esposizione ai raggi UV provenienti dal sole. Che crema usano le piante? E’ noto che possiedono sistemi di riparo del DNA estremamente potenti. Nei semi, soprattutto, le piante presentano una capacità strabiliante di riparare immediatamente il DNA danneggiato nel momento in cui si verifica la reidratazione. Durante questo processo, i semi di molte specie rilasciano una sostanza mucillaginosa importante per la loro dispersione e germinazione, in quanto mantiene l’umidità e minimizza la perdita d’acqua. Una volta che ha perso tutta la sua acqua, la mucillagine dà sfogo alle sue proprietà “collose”, attaccando il seme al terreno e prevenendone la dispersione da parte dei predatori, delle formiche, del vento e della rara, ma impetuosa, pioggia del deserto.

Questi aspetti del ruolo della mucillagine solo noti da tempo, ma il gruppo di ricerca cinese-ucraino si è focalizzato su altro: potrebbe questa sostanza fungere da “crema solare” ad alta protezione per i semi? Per verificare questa ipotesi, i ricercatori hanno osservato gli acheni direttamente nel deserto, a casa loro. L’achenio è un frutto secco con un solo seme protetto da una parete coriacea aderente, ma non saldata. Pensate al soffione: più facile da ammirare che da spiegare! I ricercatori hanno costantemente monitorato umidità e temperatura, pesando i semi e introducendo danni al DNA tramite trattamenti con raggi gamma.

Quali sono stati i risultati? Semi di acheni con mucillaggine pesano di più di semi “demucillagginati”. Inoltre nel primo caso la rugiada del mattino viene dispersa più lentamente dai cocenti raggi solari. Conseguenza di questi vantaggi è la capacità di proteggere meglio il DNA e ripararlo molto più efficacemente se danneggiato. E’ quindi evidente che la mucillaggine fornisce un ambiente maggiormente idratato alle cellule degli acheni per riparare il loro DNA durante la deposizione della rugiada mattutina, assistendole nel mantenimento dell’integrità del genoma. Inoltre questa sostanza migliora la vitalità degli acheni irradiati, creando delle “banche di semi” nelle dune di sabbia che forniscono una riserva per la vita del deserto.

“Idratante e protettiva”: quale miglior pubblicità per la nuova crema alla mucillagine?

Ilaria Panzeri


Riferimenti:
Yang X., Zhang W., Dong M., Boubriak I. e Huang Z. The achene mucilage hydrated in desert dew assists seed cells in maintaining DNA integrity: adaptive strategy of desert plant
Artemisia sphaerocephala. PLoS one, 6(9): e24346 (2011).