NECO, Neuroscienze Comportamentali

2497

La redazione di Pikaia è lieta di segnalare il sito del NECO, Gruppo di Ricerca in NEuroscienze Comportamentali. Oltre a descrivere le principali attività di ricerca del gruppo, il sito dedica particolare attenzione ai diversi aspetti dell’interazione uomo/animale. Il Prof. Enrico Alleva, responsabile del NECO, ha inviato questo testo che volentieri pubblichiamo:La sezione “Etologia applicata” del sito è specificamente dedicata al […]

La redazione di Pikaia è lieta di segnalare il sito del NECO, Gruppo di Ricerca in NEuroscienze Comportamentali. Oltre a descrivere le principali attività di ricerca del gruppo, il sito dedica particolare attenzione ai diversi aspetti dell'interazione uomo/animale. Il Prof. Enrico Alleva, responsabile del NECO, ha inviato questo testo che volentieri pubblichiamo:

La sezione "Etologia applicata" del sito è specificamente dedicata al benessere degli animali utilizzati non solo nell'ambito della ricerca scientifica, ma anche degli animali da compagnia, da reddito, e di quelli allevati e mantenuti negli zoo. Nella sezione sono disponibili al momento una dozzina di contributi scientifici oltre a una ventina di recensioni di libri redatte su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Nel suo insieme la sezione fornisce all'utente informazioni riguardanti per esempio gli aspetti normativi e metodologici della sperimentazione animale; o gli effetti dell'arricchimento dell'ambiente di allevamento sulla produttività degli animali da reddito. Vi si trovano, in particolare, indicazioni utili su parametri da considerare al fine di una di valutazione oggettiva dei livelli di benessere in condizioni di allevamento intensivo (comparsa di stereotipie specie-specifiche, sviluppo di comportamenti anormali, bassi livelli di produttività zootecnica e alta incidenza di mortalità neonatale), e per monitorare l'aumento, o viceversa la diminuzione, di tali parametri in fasi critiche del ciclo vitale (periodo neonatale, fase di trasporto o traslocazione, rehousing). L'utente può reperire informazioni anche sulle caratteristiche eco-etologiche delle specie da affezione più comunemente adottate nel nucleo famigliare (cane, gatto, tartarughe, eccetera), e su come migliorare il rapporto di convivenza con l'animale, riducendo i rischi di fraintendimento.

Apre invece la sezione "Pet therapy" una breve ma esaustiva descrizione delle origini e dei primi sviluppi dell'impiego di animali da compagnia a scopo terapeutico, riportando anche i recenti progressi compiuti nella ridefinizione delle metodologie applicative, soprattutto per quello che riguarda il trattamento di pazienti anziani e i bambini. Include informazioni circa l'uso di tale approccio terapeutico in Italia, con link che rimandano l'utente alla pagina internet appositamente dedicata del Ministero della Salute e a un sito "pilota" di una struttura ospedaliera pediatrica italiana che da qualche anno utilizza la pet therapy con successo. Inoltre, negli allegati reperibili in questa sezione, vengono discusse (anche in chiave etologica) le problematiche associate alla pratica di questa terapia presso le strutture italiane, soffermandosi in particolare sui criteri che andrebbero valutati nella scelta delle specie animali da utilizzare, al fine di garantire non solo il successo della terapia, ma anche la salvaguardia del benessere psico-fisico dell'animale. Vengono inoltre descritte le attività e le iniziative sulla pet therapy cui il Reparto partecipa in collaborazione con altri enti di ricerca. Una di queste riguarda per esempio il "Censimento iniziative di PET-THERAPY", promossa in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bologna, mirata alla ricognizione delle iniziative, anche spontanee, su tutto il territorio nazionale. Vi si trovano infine le attività di consulenza che il Reparto regolarmente svolge nell'ambito di problematiche correlate al benessere degli animali, soprattutto di quelle specie potenzialmente utilizzabili in pet therapy: ne è un esempio la consulenza per il Ministero della Salute (Consiglio Superiore di Sanità) in merito al problema delle razze canine "pericolose".

Un maggiore approfondimento sul benessere psico-fisico degli animali utilizzati nella ricerca scientifica è disponibile nella sezione "Animali in laboratorio", dove viene discussa l'importanza di prevenire possibili stati di dolore, alterazione psico-fisica e sofferenza nell'animale, anche ai fini della qualità e riproducibilità del risultato sperimentale, suggerendo metodologie alternative finalizzate a minimizzare nocicezione e sofferenza.
Il sito non si occupa solo di animali ma anche di etologia umana (sezione "Comportamenti umani"), dove si affrontano tematiche relative alla prevenzione dei rischi per la salute dei bambini e si discutono, sulla base delle conoscenze acquisite anche da studi su modelli animali, i comportamenti a rischio durante la transizione adolescenziale.
Per le tematiche in esso discusse e il suo linguaggio non propriamente divulgativo, il sito "NECO" si rivolge a un pubblico selezionato di addetti ai lavori (come etologi, veterinari, medici e, più in generale, personale operante nel settore universitario e sanitario pubblico e privato), con l'obiettivo di divulgare l'esperienza acquisita nell'arco delle ultime due decadi nel settore dell'etologia, di incoraggiare iniziative volte all'applicazione di tali conoscenze (anche tramite collaborazioni con esperti del Servizio Sanitario Nazionale o altri enti di ricerca), e di promuovere la formazione. Il sito dedica infatti una sezione "Appuntamenti" alle attività seminariali, ai convegni e ai corsi di formazione organizzati dal Reparto di Neuroscienze comportamentali, e fornisce diversi link che rimandano l'utente a siti internet nazionali e internazionali di società, associazioni e centri che operano in diversi ambiti relativi alle neuroscienze comportamentali e nel settore dell'etologia applicata.

Si sta valutando la possibilità di organizzare una newsletter elettronica, essenzialmente in lingua inglese, che fornisca informazioni e spunti bibliografici per utenti interessati, dietro invio di una specifica richiesta corredata da indirizzo di posta elettronica.

Daniela Suman