Nemici naturali
Come in ogni storia naturale che si rispetti esiste una nemesi alla specie descritta, un nemico naturale. E così esiste una nemesi alla teoria dell’evoluzione ed essa è il creazionismo. Come mangusta e serpente. E come in ogni lotta mortale, esiste una corsa agli armamenti che si combatte fin da quando l’evoluzione è divenuta parte integrante del pantheon scientifico.Evolution: Education […]
Come in ogni storia naturale che si rispetti esiste una nemesi alla specie descritta, un nemico naturale. E così esiste una nemesi alla teoria dell’evoluzione ed essa è il creazionismo. Come mangusta e serpente. E come in ogni lotta mortale, esiste una corsa agli armamenti che si combatte fin da quando l’evoluzione è divenuta parte integrante del pantheon scientifico.
Evolution: Education and Outreach ricapitola la storia di questa lotta per la conquista dell’opinione pubblica, dell’istruzione e, infine, della cultura.
Mentre la teoria dell’evoluzione s’estendeva, diveniva sempre più comprovata e capillare, fino a divenire un fatto acquisito, il creazionismo ha cambiato la sua pelle pur mantenendo intatte le sue credenze di fondo. Il primo creazionismo (1920-1968) prese corpo come movimento organizzato all’interno di diverse denominazioni evangeliche della fascia della Bibbia nel sud degli USA. Furono i tempi del processo Scopes, e del primo libro di creazionismo scientifico “The Genesis Flood”. Il secondo creazionismo (1968-1987) fu quindi quella della scienza della creazione, in cui la bibbia veniva proposta come testo scientifico contenente già dati e teorie. In questo periodo si succedono diversi processi di cui il più famoso vide Gould e Ayala chiamati a difesa della teoria dell’evoluzione in McLean vs. Arkansas Board of Education. Il terzo creazionismo (1989-2005) nacque con il libro Of Pandas and People e si distinse maggiormente dalle altre ondate, fino a rinunciare a ostentare parte del programma originario, al fine di percolare nell’opinione pubblica e soprattutto nei programmi scolastici. Fu chiamato intelligent design.
Tutti le fasi del creazionismo hanno in comune la credenza che l’intervento divino, o creazione speciale, sia imprescindibile da ogni spiegazione della realtà. Attorno a questo nucleo, abbiamo oggi un’impressionante varietà di sottogeneri del creazionismo, tutti resti delle varie trasformazioni subite dal movimento dagli anni ’20 fino ad oggi. Un quarto creazionismo ancora in cerca di una denominazione, mira a ridurre l’evoluzione a “solo una teoria”, e con i recenti avanzamenti della biologia sintetica (su cui già si sono vomitate sentenze), è possibile l’arrivo di una nuova fase di quest’infinita lotta.
Come mangusta e serpente.
Giorgio Tarditi Spagnoli
Evolution: Education and Outreach ricapitola la storia di questa lotta per la conquista dell’opinione pubblica, dell’istruzione e, infine, della cultura.
Mentre la teoria dell’evoluzione s’estendeva, diveniva sempre più comprovata e capillare, fino a divenire un fatto acquisito, il creazionismo ha cambiato la sua pelle pur mantenendo intatte le sue credenze di fondo. Il primo creazionismo (1920-1968) prese corpo come movimento organizzato all’interno di diverse denominazioni evangeliche della fascia della Bibbia nel sud degli USA. Furono i tempi del processo Scopes, e del primo libro di creazionismo scientifico “The Genesis Flood”. Il secondo creazionismo (1968-1987) fu quindi quella della scienza della creazione, in cui la bibbia veniva proposta come testo scientifico contenente già dati e teorie. In questo periodo si succedono diversi processi di cui il più famoso vide Gould e Ayala chiamati a difesa della teoria dell’evoluzione in McLean vs. Arkansas Board of Education. Il terzo creazionismo (1989-2005) nacque con il libro Of Pandas and People e si distinse maggiormente dalle altre ondate, fino a rinunciare a ostentare parte del programma originario, al fine di percolare nell’opinione pubblica e soprattutto nei programmi scolastici. Fu chiamato intelligent design.
Tutti le fasi del creazionismo hanno in comune la credenza che l’intervento divino, o creazione speciale, sia imprescindibile da ogni spiegazione della realtà. Attorno a questo nucleo, abbiamo oggi un’impressionante varietà di sottogeneri del creazionismo, tutti resti delle varie trasformazioni subite dal movimento dagli anni ’20 fino ad oggi. Un quarto creazionismo ancora in cerca di una denominazione, mira a ridurre l’evoluzione a “solo una teoria”, e con i recenti avanzamenti della biologia sintetica (su cui già si sono vomitate sentenze), è possibile l’arrivo di una nuova fase di quest’infinita lotta.
Come mangusta e serpente.
Giorgio Tarditi Spagnoli