No, non discendiamo da una sola popolazione africana

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Un nuovo studio sostiene l’ipotesi secondo cui la nostra origine sarebbe multiregionale e multiculturale: gli uomini moderni si sarebbero evoluti non da un’unica popolazione africana ma da diversi gruppi di popolazioni ecologicamente e culturalmente differenti

Fino ad oggi si pensava che i primi antenati umani si fossero originati da un’unica, relativamente grande, popolazione africana, al cui interno sarebbe avvenuto un continuo scambio di geni e tecnologie. Un nuovo studio pubblicato su Trends in Ecology and Evolution ipotizza una nuova teoria secondo cui la nostra specie avrebbe avuto sì origine in Africa, ma non da un’unica popolazione: le “culle”, infatti, sarebbero state molteplici, con diversi gruppi di popolazioni evolutesi in regioni ecologicamente differenti e con tratti fisici e culturali molto diversi tra loro.

La nostra potrebbe essere stata quindi un’origine multiregionale. Questa è la conclusione a cui è giunto il team internazionale di ricercatori che ha effettuato un’estesa metanalisi sui dati paleoantropologici, genetici e archeologici che riguardano la nostra specie. I resti dei manufatti in pietra, chiamata “cultura materiale”, formano differenti raggruppamenti ampiamente distribuiti, non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Questi oggetti non hanno quindi avuto origine in una regione o in un periodo determinati. Questa tendenza si osserva anche per i fossili umani: l’analisi della morfologia delle ossa umane degli ultimi 300 mila anni evidenzia come le diverse caratteristiche moderne appaiono in luoghi e tempi diversi, in tutto il continente africano.

Anche le analisi genetiche del DNA estratto da ossa di africani vissuti negli ultimi 10 mila anni sembrano suggerire l’esistenza di più popolazioni ancestrali: sono presenti antichi lignaggi genetici e alti livelli di diversità non compatibili con l’esistenza di un’unica popolazione umana.

Oltre a questi studi di antropologia, archeologia e genetica di popolazione, i ricercatori hanno preso in considerazione le condizioni climatiche e ambientali passate del continente africano. Molte delle regioni oggi inospitali una volta non lo erano. Ad esempio il deserto del Sahara una volta era un ambiente umido e verde con moltissimi laghi e fiumi e le regioni tropicali di allora sono diventate oggi aride. Questi cambiamenti ambientali hanno portato le popolazioni umane a restare isolate per lungo tempo, con un conseguente adattamento locale e lo sviluppo di una cultura materiale propria, con successivi periodi di mescolamento genetico e culturale.

L’origine della nostra specie sarebbe quindi il frutto del rimescolamento di popolazioni affini che sono rimaste separate per lungo tempo in diverse regioni del continente africano, sviluppando così caratteri fisici e culturali diversi e dando origine poi a una varietà di “meticciati”.


Riferimenti:
Scerri et al. Did Our Species Evolve in Subdivided Populations across Africa, and Why Does It Matter? Trends in Ecology & Evolution, 2018; DOI: 10.1016/j.tree.2018.05.005

Credit immagine: Eleanor Scerri/Francesco d’Errico/Christopher Henshilwood