Non è colpa mia, è l’entropia!

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Che la scienza provochi ribrezzo nei creazionisti non è completamente vero, o meglio, solo quella che non fa comodo e, sicuramente, non la seconda legge della termodinamica, per la quale sembrano avere una propensione perversa. Questo viene spiegato nel nuovo articolo di Evolution: Education and Outreach. La loro argomentazione è sempre uguale e viene vomitata un po’ così:1- La teoria […]

Che la scienza provochi ribrezzo nei creazionisti non è completamente vero, o meglio, solo quella che non fa comodo e, sicuramente, non la seconda legge della termodinamica, per la quale sembrano avere una propensione perversa. Questo viene spiegato nel nuovo articolo di Evolution: Education and Outreach. La loro argomentazione è sempre uguale e viene vomitata un po’ così:

1- La teoria dell’evoluzione afferma che le specie attuali si siano evolute da forme di vita precedenti;
2- Queste forme di vita precedenti erano più semplici, avendo meno capacità e sistemi meno complessi;
3- Quindi, la teoria dell’evoluzione afferma che gli organismi aumentino d’ordine nel tempo;
4- La seconda legge della termodinamica stabilisce che l’entropia aumenti, cioè che i sistemi nel tempo diventino più disordinati;
5- Quindi la teoria dell’evoluzione e la seconda legge della termodinamica non possono essere entrambe corrette;
6- La fisica è una disciplina più fondamentale o meglio avvalorata rispetto alla biologia;
7- Quindi dobbiamo preferire la seconda legge della termodinamica e rifiutare la teoria dell’evoluzione.

Ma certo, peccato solo che questa non sia la seconda legge della termodinamica. Già è uno dei concetti più sfuggenti della fisica, se in poi ci si mettono anche i creazionisti l’aumento di entropia culturale raggiunge livelli preoccupanti.

L’incremento di entropia, infatti, riguarda sistemi termicamente isolati dove non vi è scambio di energia. Fino a prova contraria, la Terra ha vicino una stella, chiamata Sole, che la investe di energia (solare, per l’appunto) senza alcuna interruzione. Questa energia è “usata” dagli organismi (sottoforma di energia solare, nel caso dei fotosintetici, o in composti chimici nel caso degli eterotrofi) per ridurre l’entropia. Margulis e Sagan definirono gli organismi “isole di ordine attorniati da oceani di caos”. La morte, per inciso, è la fine dell’omeostasi (equilibrio fisiologico interno) dell’organismo e quindi l’abbandono all’entropia, con conseguente decomposizione.

Oltre la dimensione organismica, possiamo studiare la dimensione evolutiva di questo processo: le mutazioni positivamente selezionate sono definibili come quelle che aumentano l’efficienza nei trasferimenti di energia all’interno di un ecosistema, queste mutazioni sono accumulate dalla selezione naturale che ricordo essere il potente generatore di improbabilità, grazie alla sua incessante e graduale azione.

Vi lascio quindi meditare su un vero esempio di “sistema chiuso ad entropia galoppante”: la mente dei creazionisti.

Giorgio Tarditi Spagnoli


Riferimenti:
Alexander Schreiber, Steven Gimbel, Evolution and the Second Law of Thermodynamics: Effectively Communicating to Non-technicians; Evolution: Education and Outreach; 10.1007/s12052-009-0195-3

L’immagine è tratta da qui