Nuova specie di uccello fossile nel circolo polare artico

Tingmiatornis arctica

La scoperta di un uccello marino di circa 90 milioni di anni, in un’isola a nord del Canada: era simile agli attuali cormorani, ma aveva i denti

Un gruppo di paleontologi dell’Università di Rochester (USA) ha scoperto presso Axel Heiberg Island, nel Canada settentrionale, alcuni fossili appartenenti a Tingmiatornis arctica, una nuova specie di uccello marino preistorico vissuto all’inizio del Cretaceo Superiore, circa 90 milioni di anni fa. Il nome del suo genere significa “uccello che vola”: infatti, come rivelato dalle dimensioni e dalla struttura particolarmente leggera dell’omero, questo uccello era molto probabilmente in grado di volare, oltre di immergersi in acqua. La specie in questione era infatti un uccello acquatico dall’aspetto abbastanza simile a quello di un cormorano odierno, a cui si aggiunge la presenza di denti aguzzi, funzionali alla sua dieta.

La scoperta di Tingmiatornis arctica ha permesso di ampliare lo scarso record fossile relativo ai primi uccelli che hanno popolato il Nord America durante il Cretaceo e ha fornito anche valide prove a sostegno dell’esistenza di un evento ipertermale avvenuto nel Turoniano (età del Cretaceo compresa tra 93,9 e 89,8 milioni di anni fa), oltre che importanti informazioni sull’ecosistema del nord del Canada durante questo periodo geologico.

Infatti l’ambiente in cui è vissuto questo fossile era completamente diverso da quello attuale: l’intensa attività vulcanica aveva liberato ingenti quantità di anidride carbonica nell’atmosfera che a loro volta avevano provocato un drastico aumento della temperatura (effetto Greenhouse) e un periodo di caldo particolarmente intenso ai poli, con totale assenza di ghiacci stagionali e temperature superiori ai 15°C. Secondo gli scienziati sarebbe stato proprio questo clima così caldo, unito alla completa assenza di ghiacci all’interno del circolo polare artico, a rendere possibile alle alte latitudini la vita di uccelli relativamente grandi, come Tingmiatornis arctica, e numerosi organismi marini quali tartarughe, campsosauri (rettili estinti simili ai coccodrilli attuali) e pesci, alcuni dei quali costituivano la fonte primaria di cibo di Tingmiatornis arctica.

Questa scoperta ha aperto nuove prospettive sullo studio dell’evoluzione degli uccelli e su come essi siano sopravvissuti alla grande estinzione di massa avvenuta tra Cretaceo e Paleogene (66 milioni di anni fa), grazie allo sfruttamento di particolari nicchie ecologiche oppure tramite specifici adattamenti fisiologici.


Bibliografia:
Bono R. K., Clarke J., Tarduno J. A., Brinkman D., 2016. A Large Ornithurine Bird (Tingmiatornis arctica) from the Turonian High Arctic: Climatic and Evolutionary Implications. Scientific Reports, 6: 38876. DOI: 10.1038/srep38876

Fonte dell’immagine di Tingmiatornis arctica (illustrazione dell’Università di Rochester/Michael Osadciw).