Nuovi fossili e un salto indietro nella storia dei mammiferi

La dettagliata analisi di 280 nuovi campioni di Dormaalocyon latouri getta nuova luce sull’origine, la variabilità e la morfologia di uno fra i più antichi gruppi di carnivori

L’analisi sistematica delle specie estinte più antiche è sempre inevitabilmente limitata dal numero dei campioni fossili disponibili. L’articolo pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Vertebrate Paleontology da parte di un gruppo di paleontologi francesi e belgi è un caso emblematico in cui la disponibilità di nuovi campioni ha permesso la caratterizzazione morfologica e filogenetica di un animale il cui ruolo chiave nella storia dei mammiferi era finora solo sospettato. 
Il Dormaalocyon latouri, precedentemente conosciuto come Miacis latouri, fu descritto per la prima volta nel 1996, sulla base di due denti fossili, ritrovati nella zona di Dormaal, in Belgio. I paleontologi hanno raccolto e analizzato circa 280 campioni, che includono l’intera dentizione e diverse ossa del tarso, abbastanza per tentare di ricostruire la storia di questo misterioso animale e di intrecciare questa storia con quella dei moderni mammiferi. 
Partendo da questo nuovo e più ampio set di campioni, sono molti gli aspetti della vita e della storia del Dormaalocyon latouri che vengono alla luce, primo fra tutti proprio la sua appartenenza al genere Dormaalocyon, così come l’attitudine alla vita arboricola, suggerita dalle caratteristiche delle ossa del tarso. L’aspetto forse più interessante però è probabilmente l’analisi filogenetica e l’ipotesi che ne emerge circa la possibile origine Europea di questo genere, che si sarebbe poi diffuso in Nord America all’inizio dell’Eocene, quando la temperatura elevata e l’abbassamento del livello dei mari aveva creato dei ponti di terra fra i continenti. 
Sulla base dell’albero filogenetico emerso da quest’analisi, gli autori suggeriscono, inoltre, che il Dormaalocyon sia tra i carnivori più basali e che possa essere l’antenato Europeo di Vulpavus e Miacis, due generi originatisi in Nord America. Inoltre, il fatto che i carnivori fossero già molto diversificati all’inizio dell’Eocene suggerisce che questo processo fosse già in atto alla fine Paleocene, un aspetto finora sconosciuto della storia dei mammiferi, che dovrà attendere la scoperta di nuovi fossili per poter essere ulteriormente chiarito.  
Silvia Demergazzi
Riferimenti:
Solé et al. Dental and tarsal anatomy of ‘Miacislatouri and a phylogenetical analysis of the earliest carnivoraforms (mammalia, carnivoramorpha). Journal of Vertebrate Paleontology 2014; 34(1):1-21
Credit image: Art by Charlène Letenneur (MNHN) and Pascale Golinvaux (RBINS)