Nuovi studi sull’origine degli insetti
Un gruppo di scienziati danesi suggerisce dalle pagine di Science che l’origine degli insetti andrebbe cercata tra i crostacei.Sul numero del 27 Dicembre di Science un gruppo di scienziati danesi ha presentato i risultati di analisi molecolari suggerendo che l’origine degli insetti andrebbe cercata tra i crostacei. Nonostante siano un gruppo animale enormemente diffuso e rappresentato, l’origine degli insetti è […]
Un gruppo di scienziati danesi suggerisce dalle pagine di Science che l’origine degli insetti andrebbe cercata tra i crostacei.Sul numero del 27 Dicembre di Science un gruppo di scienziati danesi ha presentato i risultati di analisi molecolari suggerendo che l’origine degli insetti andrebbe cercata tra i crostacei.
Nonostante siano un gruppo animale enormemente diffuso e rappresentato, l’origine degli insetti è ancora molto dibattuta. Uno dei problemi è l’assenza di fossili che possano farne capire la posizione filogenetica rispetto agli altri gruppi di artropodi come i crostacei, miriapodi (centopiedi e millepiedi) e i chelicerati (ragni e scorpioni). In passato gli insetti venivano raggruppati insieme ai miriapodi, ma grazie a recenti analisi molecolari e a nuovi studi sulla morfologia, vengono ora considerati più vicini ai crostacei.
I primi crostacei fossili risalgono al Cambriano superiore (511 milioni di anni fa) mentre i primi resti di esapodi risalgono al Devoniano, circa 410 milioni di anni fa. C’è quindi un buco di 100milioni di anni tra il primo fossile di crostaceo e quello di un insetto. Quello che viene proposto con questo lavoro è un interpretazione alternativa alla solita spiegazione dell’incompletezza dei reperti fossili in nostro possesso. Secondo gli autori, infatti, non ci sarebbe una mancanza di fossili ma gli insetti si sarebbero originati all’interno del gruppo dei crostacei. Gli studi molecolari hanno evidenziato una stretta parentela tra gli esapodi e i branchiopodi.
Questi nuovi risultati molecolari corrispondono molto bene alle prove fossili e suggeriscono un origine per gli esapodi in ambienti di acque dolci 410 milioni di anni fa piuttosto che nei mari del Cambriano. Dai fossili sappiamo, infatti, che i moderni branchiopodi compaiono all’inizio del Devoniano ed erano allora già adattati a vivere in acque dolci.
Questa comparsa dei branchiopodi in ambienti dulcicoli corrisponde esattamente con l’emergere degli esapodi. Tutto questo suggerirebbe che l’ultimo antenato in comune tra questi due gruppi viveva in acque dolci nel tardo Siluriano (tra 423 e 416 milioni di anni fa). Questa stima temporale avrebbe inoltre conferma negli studi fatti con gli orologi molecolari.
Nonostante il loro successo nella colonizzazione di moltissimi habitat, gli insetti non hanno mai colonizzato con successo l’ambiente marino. Mentre i crostacei, ampiamente diffusi in ambiente marino, non hanno mai colonizzato con successo gli habitat terrestri. Questa è un’osservazione che gli scienziati spiegano, alla luce delle loro considerazioni filogenetiche, dicendo che di fatto i crostacei hanno conquistato anche l’ambiente terrestre come insetti.
Chiara Ceci
EVOLUTION: The Origin of Insects
Henrik Glenner, et al.
Science 314, 1883 (2006): 1883-1884
Chiara Ceci, naturalista, si occupa di comunicazione della scienza. Autrice di “Emma Wedgwood Darwin. Ritratto di una vita, evoluzione di un’epoca” (Sironi, 2013).