Oversexed flowers per i pipistrelli impollinatori
Se sono giovani adolescenti completamente travolte dalla Saga di Twilight e dai Vampiri ad essa associati, risponderebbero subito: sangue umano…tutti gli altri direbbero insetti! Esistono invece anche pipistrelli frugivori che si nutrono di succosi frutti tropicali, come le volpi volanti: pipistrelli con un’apertura alare che raggiunge i 182 centimetri (un incubo per tutti, un sogno per pochi), che il vecchio […]
Ed arriviamo al tema dell’articolo: i pipistrelli si nutrono di nettare impollinando grossi fiori che aprono le loro corolle durante la notte e, secondo i ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Toronto, sono abilissimi in questo loro compito.
So che vi state chiedendo cosa siano gli “ Oversexed Flowers”… I Fiori impollinati dai pipistrelli sono particolari: hanno organi sessuali maschili particolarmente grandi, naturalmente stiamo parlando di stami ! che producono moltissimo polline; questa produzione massiccia di polline è necessaria, così si è pensato fin ora, perché i pipistrelli sono degli impollinatori pasticcioni, che creano confusione e perdono molto polline prima di raggiungere il fiore successivo.
I pipistrelli impollinano poche centinaia di piante del Nuovo Mondo. Molte di queste piante si sono evolute da specie, che erano impollinate dai colibrì. Chiaramente la loro evoluzione ha visto la trasformazione da piante diurne, con fiori dai colori vivaci a piante con fiori notturni poco appariscenti. I fiori visitati dai pipistrelli producono una quantità di polline sette volte maggiore di quelli frequentati dai colibrì.
Non si riesce però a vedere una logica in questo passaggio evolutivo, energeticamente dispendioso: perché produrre più polline per impollinatori così sbadati come i pipistrelli, quando era possibile mantenere un impollinazione efficace, con poco polline, attirando i colibrì?
I ricercatori, lavorando nella foresta nebulare dell’Ecuador, hanno notato che erano i colibrì ad essere “ spreconi” , infatti essi uscivano da una corolla con il capo ricoperto da uno spesso strato di polline, ma già prima di visitare il fiore successivo il loro capo era solo ricoperto da una lieve polvere di polline.
Forse la pelliccia dei pipistrelli trattiene molto più polline delle iridescenti piume dei colibrì?
Per provare questa loro ipotesi i ricercatori hanno utilizzarono pipistrelli delle specie Anoura fistulata e A. geoffroyi e fiori di Aphelandra acanthus, una pianta impollinata dai pipistrelli, che attrae anche i colibrì. Essi allestirono un apparato sperimentale contenente fiori maschili e femminili, poi immisero i pipistrelli, che svolsero diligentemente il loro compito, portando sul fiore femminile la stessa grossa quantità di polline, prelevata dal fiore maschile. Ma quando i ricercatori ripeterono l’esperimento con i lucenti colibrì videro che essi depositavano sul fiore femminile, solo 1/10 del polline prelevato. Questo dimostrava che i peli trattengono il polline meglio delle piume.
Direi che è giunto il momento di dare un occhiata a questi oversexed flowers…. allora qui Aphelandra e qui i nostri due protagonisti: A.geoffroyi e A.fistulata anche in versione equilibrista e golosone!
Spero che la lettura di questo articolo vi abbia avvicinato un pochino ai meravigliosi pipistrelli…in ogni caso come è possibile non trovare adorabili queste Ectophylla alba! immagini
E’ anche bene ricordare a tutti che i nostri pipistrelli italici mangiano 1.500 zanzare per notte e quindi installare una Bat Box, non solo risolve il problema zanzare, ma ci permette anche di osservare questi straordinari animali da vicino.
Patrizia Martellini
Blog Evolve or Die
Referenze:
Nathan Muchhala, James D. Thomson , Fur versus Feathers: Pollen Delivery by Bats and Hummingbirds and Consequences for Pollen Production, The American Naturalist 2010. Vol. 175, pp. 717–726. Link
Laureata in Scienze Biologiche, indirizzo Biochimica, presso l’Università Statale di Milano. Da Eoni di anni insegnante di Biologia e Chimica in un Liceo. Ho una passione smodata per Charles Darwin e da decenni svolgo ricerche sulla sua vita e sui suoi testi. Amo la storia della scienza e da molti anni ne scrivo su Pikaia e sul mio blog Evolve or Die.