Parliamo di uova …ma non necessariamente Uova di Pasqua

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Comunque quale periodo più propizio per parlare di uova…di tutti i tipi! Allora io inizierei con un Guinness delle Uova. Per avere un termine di paragone noto a tutti, diciamo che l’uovo di gallina ha un’altezza di 5,5 cm e pesa 60g. Il più grande uovo di uccello mai deposto sulla Terra appartiene ad un uccello endemico del Madagascar, estinto […]


Comunque quale periodo più propizio per parlare di uova…di tutti i tipi! Allora io inizierei con un Guinness delle Uova. Per avere un termine di paragone noto a tutti, diciamo che l’uovo di gallina ha un’altezza di 5,5 cm e pesa 60g.


Il più grande uovo di uccello mai deposto sulla Terra appartiene ad un uccello endemico del Madagascar, estinto nel XVII secolo: l’Uccello Elefante
Aepyornis maximus. Si ritiene che fossero i più grandi uccelli mai esistiti, appartenevano all’Ordine degli Struzioniformi e come i loro discendenti attuali erano incapaci di volare. Potevano misurare fino a 3 m e più d’altezza, per un peso di oltre mezza tonnellata. Le loro uova avevano una circonferenza di oltre un metro ed una lunghezza di più di 35 cm; il loro volume era circa 160 volte quello di un uovo di gallina. Ecco un’immagine tanto per avere un’idea di cosa stiamo parlando.


Il più grande uovo di un uccello vivente appartiene allo Struzzo
Struthio camelus; l’uovo ha un’altezza di 18 cm, diametro 15 cm, pesa 1500 g ed equivale a 25 uova di gallina. E’ commestibile, buono sodo (dopo sole due ore di cottura) o alla coque, basta trovare la pentola adatta!


Un altro uovo notevole è l’uovo del Casuario
Casuarius casuarius grosso uccello dall’aspetto, ma mi dicono anche dalle abitudini, piuttosto aggressive… alto fino 1,8 metri per 58 kilogrammi di peso; ha zampacce con artigli lunghi 12 cm, con cui può uccidere cani e umani, se è provocato; non ha un buon carattere…stare alla larga! vive in Nuova Guinea e nel Queensland. Nella foga di descrivere la mite bestiola ho dimenticato l’uovo: altezza di 13,5 cm, pesa 650 g.


Anche l’australianissimo Emù depone grandi uova, già colorate in verde per la Pasqua! Posso non citare il sudamericano Nandù? No di certo visto che Darwin aveva scoperto la specie minore
Rhea darwini, appunto! Le uova del nandù maggiore hanno un’altezza di 13 cm e pesano 600 g e poi sono colorate di un bel giallo primavera!


Ed eccoci infine al caso opposto…Il più piccolo uovo di un uccello vivente appartiene al Colibrì di Vervain
Mellisuga minima dalle dimensioni di un pisello, 1 cm per 0,375 g. Ecco il minuscolo colibrì dipinto dalla grandissima Marianne North, naturalista e bravissima pittrice. Il dipinto consente anche un confronto dimensionale tra il Mellisuga e una farfalla di normali dimensioni.


Ma non abbiamo finito: ora vediamo l’uovo più grande rispetto alle dimensioni della femmina che lo produce….è l’uovo di uno dei più buffi uccelli esistenti, quasi un mammifero in realtà, il kiwi neozelandese Apteryx australis. La femmina del kiwi depone un uovo di 450 g che, come si evince dall’immagine, rappresenta il 25% del peso della madre. Immaginiamo le difficoltà di questa povera femmina nel portare un uovo di tali dimensioni…nei filmati infatti, quando mancano pochi giorni alla deposizione, si vede la poveretta camminare a zampe divaricate ondeggiando il corpo, infelice! non vi mostro l’immagine dell’uscita di questo uovo mostruoso, perché è veramente terrificante. Se qualcuno ama i filmati forti ecco il link, sconsigliato alle lettrici, direi!


Si è a lungo dibattuto sul significato evolutivo di questo uovo enorme in un uccello grosso come un pollo. Inizialmente si disse che era vantaggioso per i piccoli avere così tanta sostanza nutritizia entro l’uovo. Le uova infatti contengono il 61% di tuorlo (nelle altre specie è il 35%).I piccoli appena nati non si reggono in piedi, perché hanno lo stomaco pieno di tuorlo e se ne stanno lì beati distesi a zampette tese a riposare sul terreno per una sessantina di ore! L’ipotesi comunque non reggeva, in fondo queste femmine hanno uova adatte ad uccelli del peso di 13 kg, che noi abbiamo già visto sopra. Il problema era già stato posto da Stephen Jay Gould nel brano. “Le uova del kiwi e la campana della libertà”, nella raccolta “Bravo brontosauro”. L’ipotesi oggi accettata è che i kiwi derivino da uccelli di grandi dimensioni e si siano ridotti moltissimo, per adattarsi all’ambiente di boscaglia, senza ridurre, però l’uovo.


E adesso lasciatemi dire che qui l’onnisciente Gould aveva sbagliato….i kiwi, non derivano dai giganteschi Moa neozelandesi, come lui sosteneva, bensì da Emù e Casuari, come ha dimostrato l’analisi del DNA. Mi prendo qui una piccola rivincita su Mr. Gould, perché giorni fa ho avuto modo di rileggere con attenzione un suo testo dove paragonava le tesi, da lui chiamate adattamentiste, neodarwiniane ai racconti per bimbi di Kipling “Storie proprio così” …come ad esempio “L’Elefantino curioso”….direi decisamente troppo pesante come paragone!


Vi lascio con la proposta di lettura di un racconto alternativo: Aepyornis Island
di H. G. Wells cover


Come al solito la parte con le immagini la trovate sul mio Blog Evolve or Die


Patrizia Martellini