Poca diversita’ genetica, siamo inglesi….
Secondo quanto scoperto e pubblicato sulla rivista Biology Letters della Royal Society britannica, la diversita’ genetica misurata nel mtDNA (DNA mitocondriale) delle popolazioni che abitarono l’Inghilterra tra il 300 e il 1000 D.C. era largamente superiore a quella che si riscontra nelle medesime regioni genomiche delle popolazioni attuali. I campioni genetici di 48 scheletri provenienti da siti archeologici di villaggi […]
Secondo quanto scoperto e pubblicato sulla rivista Biology Letters della Royal Society britannica, la diversita’ genetica misurata nel mtDNA (DNA mitocondriale) delle popolazioni che abitarono l’Inghilterra tra il 300 e il 1000 D.C. era largamente superiore a quella che si riscontra nelle medesime regioni genomiche delle popolazioni attuali. I campioni genetici di 48 scheletri provenienti da siti archeologici di villaggi abitati durante l’occupazione romana o di insediamenti risalenti alle invasioni Sassoni del primo millennio, sono stati confrontati con piu’ di seimila campioni di mtDNA di popolazioni inglesi, nord-europee e mediorientali attuali. Contrariamente alle previsioni, che avrebbero voluto una maggiore diversita’ genetica nelle popolazioni attuali, in virtu’ di una piu’ alta cosmopolitanita’, la popolazione inglese mostra livelli di diversita’ genetica significativamente piu’ bassi. Quale puo’ essere la spiegazione di tale fenomeno? Secondo gli studiosi cio’ va ricercato nella cospicua perdita di variabilita’ genetica legata, nel millennio inercorso tra i due campioni comparati, alle drammatiche epidemie occorse durante il Medioevo, che portarono ad una severa restrizione del pool genico. In particolare si puo’ parlare di effetto casuale: quando, come nel caso della Peste Nera che flagello’ l’Europa tra il 1347 e il 1351, scompare rapidamente il 50% della popolazione il caso gioca un ruolo importante. Ma c’e’ anche la possibilita’ di un effetto selettivo, in quanto si notano dai trascritti storici delle “strane” immunita’ relative ad alcuni villaggi. E’ inoltre interessante notare che per alcune popolazioni “meridionali”, come quelle di Turchia, Palestina e Bielorussia, i dati attuali mostrano effettivamente un aumento nel tempo della diversita’ genetica.
E per sorridere un po’, si potrebbe addurre una motivazione piu’ divertente, che ho richiamato nel titolo: come dice la celeberrima commedia Niente sesso, siamo inglesi! Nell’ultimo millennio ci sara’ stata una crescente diversita’ genetica a disposizione, forse, ma nessuna intenzione di recepirla nel proprio pool genico…..
Paola Nardi