Quale modo per rappresentare l’evoluzione della vita?

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Il grave errore di questa immagine, oltre a far credere ad un percorso già previsto  e addirittura lineare (mentre in realtà sappiamo che molte specie diverse di ominidi bipedi hanno convissuto nella stessa zona anche per un milione di anni), è che non si vede nulla attorno … e qualcuno può illudersi che l’evoluzione sia solo un problema della nostra […]

Il grave errore di questa immagine, oltre a far credere ad un percorso già previsto  e addirittura lineare (mentre in realtà sappiamo che molte specie diverse di ominidi bipedi hanno convissuto nella stessa zona anche per un milione di anni), è che non si vede nulla attorno … e qualcuno può illudersi che l’evoluzione sia solo un problema della nostra specie; si vuole forse nascondere che l’evoluzione sia un processo che coinvolge qualsiasi essere vivente e non solo la nostra specie.
 
Se qualcuno pensasse che il processo sia gestito da qualche essere superiore, deve essere ben convinto che stia tuttora gestendo l’intero processo evolutivo, un percorso estremamente complesso e tuttora attivo, che è certo meglio rappresentato in questo schema.
 
Sarebbe ben più difficile pensare che un essere superiore occupi il suo tempo a dirigere (in ogni secondo per ben 4 miliardi di anni) la riproduzione (in fondo è il meccanismo centrale del processo evolutivo) di tutte quelle bestiacce e di quei bacherozzi. Chi ha un’idea dei tempi dell’evoluzione non può che convenire che la sua qualità più evidente sarebbe la pazienza, invece dell’onnipotenza …

Non si capisce perché qualcuno insista a negare che la migliore spiegazione attuale sia il meccanismo scoperto da Darwin e confermato da tutti quelli che hanno studiato e studiano oggi il processo evolutivo. Nessun altro ha finora fatto proposte migliori, anche se tante sono state le integrazioni e i miglioramenti.

Questa immagine complessa dell’evoluzione biologica può avere l’effetto di ricreare i dubbi che erano via via sorti nella mente di Darwin quando, quasi due secoli fa, ha faticosamente ricostruito nella sua mente proprio questo schema evolutivo che permetteva di mettere in relazione tutte le specie viventi. Se l’immagine in sé non fornisce i meccanismi, sollecita comunque la curiosità … necessaria per scoprirli, verificarli ed apprezzarli. Ognuno può cercare di scoprire … il Darwin che è in sé …


Tratto da L’Antievoluzionismo in Italia, il blog di Daniele Formenti