Quando l’apparenza conta
Uno studio recente rivela l’esistenza di una relazione fra i colori variegati delle femmine di cinciallegra e la loro capacità di dar vita a una prole sana
In molte specie animali, la selezione sessuale costituisce una buona spiegazione per la vivace colorazione dei maschi. Rimane da chiarire il significato funzionale di simili colorazioni nelle femmine di specie monogame. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Palacky, nella Repubblica Ceca, ha indagato questo tema studiando l’accoppiamento e la riproduzione delle cinciallegre, partendo dall’ipotesi che femmine dalle colorazioni più vistose producessero una prole più sana.
Gli studiosi si sono concentrati sui tre principali tratti ornamentali delle cinciallegre: il piumaggio giallo del torace, la striscia nera che lo attraversa e le macchie bianche che contraddistinguono le guance. Questi tratti sono stati quantificati, dopodiché pulcini provenienti da nidi diversi sono stati scambiati subito dopo la schiusa. All’età di 14 giorni, i ricercatori hanno misurato la massa corporea – considerata un buon indicatore di sopravvivenza adulta per molti uccelli – e la risposta immunitaria dei pulcini, cercando eventuali correlazioni fra questi parametri e i tratti ornamentali dei genitori.
Dai risultati di questi esperimenti, pubblicati su Frontiers in Zoology, è emerso che la massa corporea dei pulcini aumenta con l’aumentare della dimensione della striscia toracica nera della loro madre genetica. Per quanto riguarda la risposta immunitaria, invece, essa è tanto più forte quanto più le macchie bianche sulle guance delle madri, sia quella genetica sia quella ‘adottiva’, sono immacolate. Nessuna correlazione è stata trovata fra la salute dei pulcini e i tratti ornamentali dei loro padri.
Sebbene sia ancora da accertare se i maschi effettivamente scelgano la propria partner sulla base di questi parametri estetici, la conclusione degli autori dello studio è che l’aspetto colorato delle femmine potrebbe essere un modo per segnalare la loro migliore efficienza riproduttiva, non solo dal punto di vista genetico ma anche da quello ‘educativo’. Il mantenimento di tratti ornamentali femminili potrebbe quindi essere dovuto a una selezione sessuale diretta da parte dei maschi.
Michele Bellone
Immagine da Wikimedia Commons