Quando le dimensioni contano
Un nuovo studio dimostra che la competizione fra individui della stessa specie può portare alla separazione di due popolazioni che, a loro volta, potrebbero evolversi in due specie diverse
La separazione di due popolazioni di individui della stessa specie in aree geografiche ben distinte è un evento fondamentale per la formazione di una nuova specie (o speciazione). Le diverse condizioni ambientali, infatti, spingono le due popolazioni a evolversi indipendentemente l’una dall’altra e, se l’isolamento è abbastanza lungo, non saranno più in grado di riprodursi fra di loro, diversificandosi in due specie distinte.
Fra i diversi meccanismi di speciazione ce n’è uno che non prevede una separazione geografica; si chiama speciazione simpatrica ed è un fenomeno piuttosto comune nei batteri e nelle piante ma ne sono stati documentati pochi casi negli animali. Alcuni di questi pochi esempi appartengono ai Ciclidi, una famiglia di pesci d’acqua dolce. Ma quali sono i meccanismi che potrebbero portare individui della stessa specie a separarsi in due popolazioni diverse pur abitando nello stesso habitat?
Una risposta a questa domanda viene da uno studio che ha coinvolto scienziati inglesi, svizzeri e giapponesi, pubblicato recentemente su Nature Communications. Gli autori del lavoro hanno studiato Telmatochromis temporalis, un ciclide che vive nel lago Tanganica, nell’Africa orientale. I ricercatori hanno identificato due varietà locali di questa specie il cui aspetto è determinato dalle condizioni ambientali. Queste due sottopopolazioni, chiamate in gergo ecomorfi, sono diverse sia da un punto di vista genetico sia da un punto di vista fisico: una delle due, infatti, è decisamente più grande dell’altra.
Secondo gli studiosi, la competizione per il controllo dell’habitat migliore, cioè la zona rocciosa vicina alla riva del lago, è stata vinta dai pesci più grandi, che hanno costretto quelli più piccoli a trovare un’altra zona dove vivere e riprodursi. Questa competizione avrebbe quindi consentito la formazione di due popolazioni che hanno cominciato a riprodursi – e quindi a evolversi – indipendentemente l’una dall’altra, anche se non c’era nessuna barriera geografica che impedisse di accoppiarsi fra di loro.
Si tratta quindi di un’interessante prova di come la competizione fra individui della stessa specie possa creare delle barriere riproduttive che, a loro volta, potrebbero portare alla nascita di nuove specie.
Michele Bellone
Riferimenti:
Kai Winkelmann, Martin J. Genner, Tetsumi Takahashi, Lukas Rüber. Competition-driven speciation in cichlid fish. Nature Communications, 2014; 5 DOI: 10.1038/ncomms4412
Immagine da Wikimedia Commons