Roba da Darwin Awards
In Italia ultimamente è facile sentire persone, che nulla hanno a che vedere, né nulla capiscono di scienza, uscirsene con frasi tipo “non è nel mio DNA”…anche se non sanno neppure cosa sia un acido nucleico…ma di questo si è già parlato molto su diversi blog negli ultimi mesi. Io qui vi introdurrò i Darwin Awards, veramente poco noti al […]
In Italia ultimamente è facile sentire persone, che nulla hanno a che vedere, né nulla capiscono di scienza, uscirsene con frasi tipo “non è nel mio DNA”…anche se non sanno neppure cosa sia un acido nucleico…ma di questo si è già parlato molto su diversi blog negli ultimi mesi. Io qui vi introdurrò i Darwin Awards, veramente poco noti al di fuori del mondo anglosassone. I Darwin Awards, sono onorificenze assegnate a coloro che migliorano la specie eliminando se stessi accidentalmente dal pool genico, o perdendo le capacità riproduttive, assicurando così che la prossima generazione sarà più brillante, contando un idiota in meno.
Il tutto iniziò quando, nel 1985, una studentessa della Stanford University: Wendy Northcutt, creò per una burla…diciamolo un po’ macabra, un premio, Il Darwin Awards appunto, da assegnare a coloro che morivano in modo stupido. Wendy creò inizialmente una piccola mailing list di suoi amici, su Usenet e quando questi iniziarono ad inoltrare le e-mail, lei iniziò a ricevere candidature da tutto il mondo. Quando il server dell’università fu sovraccarico, spostò il progetto sull’attuale sito internet.
Io qui di seguito vi parlerò solo di una menzione d’onore, che amo molto. E’ solamente una menzione d’onore e non un vero premio, perché malgrado questo tizio tentò di eliminare il proprio patrimonio genetico dalla popolazione, e per quanto tenacemente provò, fallì e non morì! Ma cosa fece esattamente costui? Scopriamolo…
Siete contrari ai test sugli animali? Cosa pensate allora dei test sugli umani? Il Dr. Jack Barnes, di Cairns, Australia, fallì il tentativo di fermare la diffusione dei suoi stessi geni da scienziato folle, ma la sua mancata dipartita non fu certo dovuta a mancanza di perseveranza da parte sua. Nel 1966, Barnes era pienamente concentrato sulla ricerca delle origini di una misteriosa malattia chiamata Sindrome di Irukandji. Coloro che ne soffrono devono sopportare terribili mal di schiena, sudori e nausea. Egli sospettava che l’origine della malattia fosse una piccolissima creatura marina, e così si mise alla sua ricerca sedendo sul fondo marino per ore, indossando una muta da sub zavorrata! (Vorrei far notare il superlativo impegno dimostrato nella sua ricerca)! Ad ogni modo, la Spietata Mietitrice aveva deciso di non falciarlo per il momento; invece il volubile dito del destino lo ricompensò rivelandogli l’origine della misteriosa malattia: si trattava di una minuscola medusa, il cui ombrello misura solamente un pollice di diametro (circa 2,54 cm).
Fu a questo punto che il potenziale latente da Darwin Award del Dr. Jack Barnes, si rivelò nel suo pieno (e quasi fatale) splendore. Vi sono molte meduse tossiche al largo della costa Australiana, alcune addirittura letali. Il nostro zelante scienziato capì di dover verificare la sua ipotesi, cioè che questa creatura gelatinosa fosse la portatrice del particolare veleno che causava la Sindrome di Irukandji. E quale poteva essere il modo migliore di farlo? Egli scelse il metodo più semplice a disposizione: si fece pungere lui stesso. Una pazzia? Sì, ma il buon dottore non aveva ancora finito. Per raggiungere vette veramente da capogiro di “grandeur” darwiniana, il tizio deve assicurarsi che il proprio DNA difettoso sia completamente rimosso dal patrimonio genetico e dato che il Dr. Barnes aveva già provveduto ad una discendenza, c’era solo una cosa rimasta da fare……. Punse anche il figlio 14enne!
Malgrado questo sforzo veramente straordinario per mettere l’esistenza della discendenza dei Barnes in mortale pericolo, ahimè, non doveva essere così. Il Dr. Barnes, suo figlio, e un bagnino che il buon dottore aveva introdotto alle gioie della Sindrome di Irukandji, furono tutti trasferiti alla unità di cure intensive del più vicino ospedale. E tutti e tre sopravvissero. Come scherzo finale, non solamente I geni dello scienziato pazzo si sono conservati, ma anche il suo cognome sarà perpetuato ai posteri: la medusa fu chiamata infatti Carukia barnesi in onore dell’intrepido scienziato!
Da molto tempo ho l’abitudine di commentare alcune morti particolarmente stupide: un esempio…morire facendo balcony alle Baleari, liquidando la vicenda con un bel ”roba da Darwin Award”. Questa mia abitudine si trasmette da anni anche ai miei allievi, e mi piacerebbe si diffondesse un po’, dato che qui si tratta di persone, che con conoscenza di causa, assegnano alcuni “incidenti” a questa categoria.
Per ulteriori approfondimenti vi consiglio:
-Il sito web www.darwinawards.com
-La lettura dei libri della Northcutt…che hanno titoli simpaticissimi!: The Darwin Awards: Evolution in Action 2000; The Darwin Awards II: Unnatural Selection 2001; The Darwin Awards III: Survival of the Fittest 2003; The Darwin Awards IV: Intelligent Design 2006; The Darwin Awards: Next Evolution 2008; The Darwin Awards: Countdown to Extinction 2010
-Il film del 2006, intitolato The Darwin Awards con Joseph Fiennes e Winona Ryder, imperdibile!!!!
-E ovviamente la pagina FB
Ed ora per chiudere vi elencherò alcuni dei miei quotes preferiti
‘Deselezione naturale’
‘L’albero della vita si pota da sé’
‘Uno sciocco e la sua vita si separano alla svelta’
‘Il mondo è pieno di ladri di ossigeno’
‘Tutte le persone migliorano il pool genetico: alcuni per nascita, altri con la loro dipartita’
or in english
‘Clorinating the gene pool’
‘To comprehend what mathematicians mean by infinity is to contemplate the extent of human stupidity.’ Voltaire
‘Most people would die sooner than think; in fact, they do.’ Bertrand Russell
‘In view of the fact that God limited the intelligence of man, it seems unfair that he did not also limit his stupidity.’ Konrad Adenauer
‘The problem with the gene pool is that there’s no lifeguard.’ Steven Wright
‘There are two things in the universe that are truly abundant: Hydrogen and stupidity.’ Frank Zappa
‘He is one of those people who would be enormously improved by death.’ Saki
‘We are all born ignorant, but one must work hard to remain stupid.’ Benjamin Franklin
‘Natural laws have no pity.’ Robert Heinlein
‘Only two things are infinite … the universe and human stupidity, and I’m not so sure about the Universe.’ Albert Einstein
Patrizia Martellini
Laureata in Scienze Biologiche, indirizzo Biochimica, presso l’Università Statale di Milano. Da Eoni di anni insegnante di Biologia e Chimica in un Liceo. Ho una passione smodata per Charles Darwin e da decenni svolgo ricerche sulla sua vita e sui suoi testi. Amo la storia della scienza e da molti anni ne scrivo su Pikaia e sul mio blog Evolve or Die.