Se solo fosse questione di democrazia

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Un creazionista quale ministro della cultura dell’Irlanda del Nord. La sua proposta: far sì che il museo di Ulster mostri la storia della creazione, in quanto migliore rappresentazione delle credenze e tradizioni del paese (sul Guardian). Per due motivi: un terzo della popolazione dell’Irlanda del Nord crede nel creazionismo o nell’intelligent design e i protestanti di Ulster sarebbero, secondo lui, […]

Un creazionista quale ministro della cultura dell’Irlanda del Nord. La sua proposta: far sì che il museo di Ulster mostri la storia della creazione, in quanto migliore rappresentazione delle credenze e tradizioni del paese (sul Guardian). Per due motivi: un terzo della popolazione dell’Irlanda del Nord crede nel creazionismo o nell’intelligent design e i protestanti di Ulster sarebbero, secondo lui, una delle tribù perdute di Israele. Deliri dalla grande tradizione: nella stessa Ulster l’arcivescovo James Ussher calcolò con  precisione la data di creazione della Terra, il 23 ottobre del 4004 a.C. Dev’essere inquietante, per un terzo della popolazione, vivere con l’ingombrante e costante presenza del Selciato del gigante, una delle strutture geologiche più note al mondo, di roccia basaltica risalente a 60 milioni di anni fa, riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Ovviamente non è tardata la risposta di Dawkins: “Se il museo dovesse scegliere questa via potrebbe forse proporre anche la teoria della cicogna su come nascano i bambini. O ancora la teoria della terra piatta,” ma ancora di più, è irrilevante quante persone rifiutino l’evoluzione perché “i fatti scientifici non possono essere decisi democraticamente”.

E la teoria del gigante?

Giorgio Tarditi Spagnoli