Sequenziato il genoma del varano di Komodo
Un team internazionale di scienziati ha mappato e analizzato l’intero genoma del varano di Komodo (Varanus komodoensis), la più grande lucertola esistente
I varani di Komodo sono i varani più grandi al mondo con una misura che può arrivare fino a 3 m di lunghezza. Questi potenti predatori possono inoltre raggiungere i 20 km/h permettendo loro di cacciare anche grandi prede, compresi cervi e cinghiali. Gli strumenti che utilizzano per la caccia sono denti seghettati, artigli affilati e saliva con proprietà anticoagulanti e shock-inducenti (Pikaia ne ha parlato qui e qui).
Anche se si tratta rettili, comunemente (ed erroneamente) considerati animali a “sangue freddo”, i varani di Komodo possono scaldare il corpo fino a livelli simili a quelli dei mammiferi variando il loro metabolismo: questo meccanismo risulta molto vantaggioso poiché permette loro di avere maggiore dinamicità e resistenza (Pikaia ne ha parlato qui in merito ai dinosauri). Inoltre, la loro capacità di localizzare prede ferite o morte a diversi chilometri è resa possibile da un potente sistema olfattivo. Il complesso comportamento di questi rettili prevede una serie di conflitti intraspecifici aggressivi per l’accoppiamento, il territorio e il cibo, e gli individui selvatici spesso portano cicatrici di questi violenti scontri. Questa serie di fattori particolari rende il varano di Komodo una specie unica e molto interessante per i ricercatori che cercano di comprendere cosa renda così diversa questa lucertola dagli altri sauri.
In una recente ricerca pubblicata su Nature Ecology & Evolution, un team di genetisti ha studiato il DNA di due varani di Komodo dello Zoo Atlanta di nome Slasher e Rinca. Il materiale genetico è stato analizzato con diverse tecniche, tra cui il sequenziamento a lungo raggio e una tecnica di mappatura fisica che ha permesso l’assemblaggio. Il risultato ottenuto ha portato a una sequenza molto profonda e di alta qualità. A partire da questa sequenza, gli scienziati hanno usato strumenti di calcolo per confrontarla con quella di altri rettili e vedere cosa rende unico il genoma del varano di Komodo.
Una scoperta notevole effettuata dal team è stata la presenza di numerosi geni coinvolti nella regolazione delle funzioni dei mitocondri che permettono a questa specie di avere un metabolismo più elevato rispetto agli altri rettili imparentati. L’analisi ha mostrato che, nei varani di Komodo, molti dei geni coinvolti nel modo in cui le cellule producono e utilizzano l’energia erano differenti e sottoposti a una rapida selezione positiva rispetto ad altri rettili, portando all’aumento della capacità aerobica di questo lucertolone. Questi rapidi cambiamenti sono probabilmente la chiave per la sua capacità di raggiungere il metabolismo pari quasi ai mammiferi. Inoltre, il team ha scoperto che i varani di Komodo, insieme ad altri gruppi di lucertole, hanno un numero inaspettatamente elevato di geni che codificano i sensori chimici noti come recettori vomeronasali. Questi recettori fanno parte di un sofisticato sistema sensoriale che permette agli animali di rilevare ormoni e feromoni. Questo tipo di rilevamento è coinvolto in differenti attività, tra cui il riconoscimento dei parenti, la scelta del compagno, la percezione di predatori e la caccia.
La complessità di questi affascinanti animali è tuttora oggetto di studio e ulteriori analisi serviranno per svelare altri particolari su questa interessante e particolare specie: sotto le squame c’è molto di più che del semplice “sangue freddo”.
Fonti:
Abigail L. Lind et al. 2019. Genome of the Komodo dragon reveals adaptations in the cardiovascular and chemosensory systems of monitor lizards. Nature Ecology & Evolution 3: 1241-1252; doi: 10.1038/s41559-019-0945-8
Immagine: Mats Stafseng Einarsen [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons