Sesso? No, Grazie!

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Quando pensiamo ai meccanismi che producono modificazioni e promuovono l’evoluzione, la riproduzione sessuale è certamente una delle prime cose che ci viene in mente. Le variazioni genetiche che si creano con la meiosi e la fecondazione sono quelle che, in genere, permettono alle specie di fare fronte ai cambiamenti ambientali. Esistono però alcuni gruppi animali che il sesso non lo […]

Quando pensiamo ai meccanismi che producono modificazioni e promuovono l’evoluzione, la riproduzione sessuale è certamente una delle prime cose che ci viene in mente. Le variazioni genetiche che si creano con la meiosi e la fecondazione sono quelle che, in genere, permettono alle specie di fare fronte ai cambiamenti ambientali. Esistono però alcuni gruppi animali che il sesso non lo fanno.

I rotiferi bdelloidei sono un esempio. Sono un gruppo di invertebrati di dimensioni microscopiche, che da 100 milioni di anni ha completamente abbandonato la riproduzione sessuata e che, nonostante questo, si è differenziato fino a raggiungere le circa 400 specie oggi viventi.

Oggi su PLoS Biology viene pubblicato uno studio su questa questione, portato avanti da Diego Fontaneto, Chiara Boschetti, Emanuela Caprioli, Claudia Ricci e Giulio Melone dell’Università degli Studi di Milano, e dai colleghi inglesi Elisabeth Herniou e Tim Barraclough, ricercatori del Imperial College di Londra.
Tra le molte analisi e i molti risultati presentati, è sicuramente interessante sottolineare che la ricerca mostra come organismi asessuati divergono tra loro come entità distinte che si evolvono indipendentemente. Questo ci porta a rifiutare l’idea che il sesso sia necessario per la diversificazione di nuove specie.

La pubblicazione dello studio è avvenuta solo oggi, ma ha già avuto una grande risonanza sui media. Ne hanno parlato, tra i molti, El Pais, The Daily Telegraph e The Times.

Per saperne di più:
http://users.unimi.it/melone/trophi/start.html

http://jbpc.mbl.edu/wheelbase/

Chiara Ceci