SPICE, ovvero quando nacque l’atmosfera
Matthew Saltzman, docente di scienze della Terra alla Ohio State University, ha presentato i risultati di un decennio di studi sui cambiamenti climatici avvenuti durante il Cambriano. La ricerca, annunciata al meeting della Geological Society of America (e leggibile su Sciencedaily) suggerisce come circa 500 milioni di anni fa l’attività tettonica raffreddò gli oceani. Questo portò a massicce fioriture di […]
Matthew Saltzman, docente di scienze della Terra alla Ohio State University, ha presentato i risultati di un decennio di studi sui cambiamenti climatici avvenuti durante il Cambriano. La ricerca, annunciata al meeting della Geological Society of America (e leggibile su Sciencedaily) suggerisce come circa 500 milioni di anni fa l’attività tettonica raffreddò gli oceani. Questo portò a massicce fioriture di plancton, la cui attività fotosintetica contribuì ad aumentare l’ossigeno nell’atmosfera. SPICE (Steptoean Positive Carbon Isotope Excursion – lo Steptoan è un piano regionale del Cambriano), questo il nome dell’evento, è conosciuto fin dal 1998, ma gli ultimi risultati ottenuti da Saltzman hanno confermato la sua portata globale. Prima di SPICE, la Terra attraversava una fase di hothouse, cioè un periodo particolarmente caldo. Le terre emerse erano riunite nel supercontinente Gondwana, la biodiversità era bassa, e la vita era presente solo negli oceani, soprattutto sotto forma di plancton, spugne e trilobiti. Fu l’intensa attività tettonica a far scattare il cambiamento: nuove rocce venivano spinte in superficie e immediatamente dilavate dalle piogge acide. Questo processo, il cosiddetto weathering, portò alla cattura di biossido di carbonio dall’aria; il carbonio rimase intrappolato nel sedimento, mentre l’ossigeno fu rilasciato nell’atmosfera. La sostituzione di anidride carbonica con ossigeno portò quindi a un raffreddamento degli oceani, condizione favorevole per esplosioni di plancton. Si trattò quindi di un effetto serra “a rovescio”, che migliorò il clima e lo rese adatto alla successiva radiazione evolutiva.
Nell’Ordoviciano, infatti, la biodiversità aumentò velocemente: nacquero ad esempio i primi pesci e le prime piante terrestri. Saltzman è comunque cauto nell’associare l’esplosione di SPICE alla radiazione Ordoviciana. “Dovremmo lavorare coi paleobiologi, che potrebbero aiutarci a capire come l’aumento dei livelli di ossigeno possa aver portato alla diversificazione. Non è facile collegare i due eventi nel tempo, ma se potessimo farlo almeno a livello concettuale l’intera faccenda potrebbe iniziare a diventare convincente”.
Gabriele Ferrari