The Great Mutator
Su Powell’s Books ho trovato questa lunga recensione di Jerry Coyne, che commenta approfonditamente uno dei più recenti tentativi (gennaio 2007) di trovare l’azione di Dio nell’evoluzione: il nuovo lavoro di Michael J. Behe, preceduto dal celebre e criticato Darwin’s Black Box con cui Coyne lo mette in relazione. “Sostanzialmente – scrive Coyne – [Behe] ora ammette che quasi tutto […]
Su Powell’s Books ho trovato questa lunga recensione di Jerry Coyne, che commenta approfonditamente uno dei più recenti tentativi (gennaio 2007) di trovare l’azione di Dio nell’evoluzione: il nuovo lavoro di Michael J. Behe, preceduto dal celebre e criticato Darwin’s Black Box con cui Coyne lo mette in relazione. “Sostanzialmente – scrive Coyne – [Behe] ora ammette che quasi tutto l’edificio della teoria dell’evoluzione è vero: evoluzione, selezione naturale, discendenza comune. La sua nuova trovata è che la variazione genetica che costituisce il carburante per la selezione naturale – cioè la mutazione – non sarebbe prodotta da cambiamenti casuali nel DNA, come sostengono gli evoluzionisti, bensì da un Progettista Intelligente. In altre parole, egli vede Dio come Il Grande Mutatore (The Great Mutator)”.
E’ da leggere questa recensione in cui Jerry Coyne smaschera ancora una volta le strategie argomentative ormai inveterate e continuamente riproposte in modo sempre più malcelato, a cui Charles Darwin rispose già centocinquant’anni fa in modo creativo e fecondo di programmi di ricerca; ci aiuta a ripuntualizzare concetti come la “mutazione casuale”, la “gradualità o continuità”, la subottimalità degli adattamenti, la molteplicità di livelli evolutivi. E’ da leggere anche perché, come nota Coyne, “è improbabile che il lettore profano, cui The Edge of Evolution è diretto, trovi le falle scientifiche nelle sue argomentazioni. Behe scrive in modo chiaro e coinvolgente, e chi non abbia ricevuto un’educazione formale in biochimica e biologia evoluzionistica potrebbe essere facilmente coperto dalla neve (snowed) della sua retorica”. Ma la ricerca scientifica continua ad offrire – a chiunque li voglia – argomenti empirici, concettuali e perfino filosofici per approfondire una conoscenza naturalistica del mondo vivente, centrata sull’evoluzione, completamente autonoma e svincolata da qualsiasi ricorso al soprannaturale – che rimane centrale nel campo che ad esso compete, quello spirituale e religioso.
Vale forse anche la pena, però, di leggere una recensione a favore del libro di Behe, come questa di Fritz R. Ward sul blog “The ID Update – News and Commentary Updates for the ID Community”.
Il libro di Behe è disponibile su Amazon, dove si possono anche visionare le statistiche dei lettori di un libro come questo: molti giudizi eccellenti, molti giudizi pessimi, pochissimi intermedi. Quando si chiama in causa in questo modo la fede delle persone, chiedere loro un giudizio critico significa metterle davanti a una scelta: aderire completamente, oppure ribellarsi e dichiarare illegittima la chiamata stessa.
Emanuele Serrelli